Tutti attorno all’ “Arturo”: il segreto del successo del Tosi
Quattro rappresentanti in consiglio, un presidente degli studenti, rappresentanti di classe e mediatori di corso: allo scientifico di Busto la perfetta organizzazione permette di raggiungere risultati e soddisfazioni

Ci sono i rappresentanti in consiglio di istituto, i rappresentanti di classe, i mediatori di corso, il presidente dell’assemblea studentesca.
Al liceo scientifico Arturo Tosi di Busto, le elezioni di inizio anno sono una cosa complessa: la comunità studentesca si è data una struttura gerarchica molto ricca in modo a poter creare la maggior partecipazione possibile. In un istituto dove rigore e studio sono le regole fondamentali, avere una dialettica vivace permette di creare una comunità frizzante e partecipe. Così Francesco Tosi è il presidente dell’Assemblea studentesca, a lui si rivolgono tutti gli studenti « dalla prima, sino alla quinta» per esporre idee e problemi, difficoltà e timori: « Sono il referente per la preside e per i docenti. Organizzo le assemblee di istituto e mi confronto costantemente con gli studenti eletti in consiglio che si fanno promotori delle richieste dei ragazzi».
La coralità è molto sentita
, tanto che nessuno solleva questioni per pagare la quota necessaria ad affittare gli spazi esterni dove fare le assemblee: « In questa scuola non abbiamo spazi adeguati a contenerci – rivela Federico – per cui ci sono due possibilità: organizzare seminari diversi a cui i ragazzi si iscrivono, oppure affittare un locale esterno e tutti i partecipanti sostengono il costo dell’affitto. Ogni mediatore di corso raccoglie adesioni e soldi e me li consegna».E i risultati di tanta passione sono incontrovertibili se si riflette sull’adesione degli studenti del Tosi a progetti di volontariato: « Abbiamo rapporti con Avis, Admo, Aido, Oftal – racconta Ilaria – l’alto numero di ragazzi che si impegnano in attività di volontariato si deve proprio alla passione dei professori che ci propongono queste attività. Il professor Maurizio Moschini, per esempio, è incredibile, riesce a trasmetterci la passione. Organizza anche il progetto “On the road” che vede arrivare a scuola molti testimonial interessanti. È sempre lui che organizza le “arturiadi” che non sono solo semplici gare sportive, ma un momento di comunità molto sentita, dove, di solito, gli alunni di quinta si congedano dai compagni».
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