Vavassori ha venduto la Pro Patria
L'ormai ex patron ha dichiarato apertamente di aver firmato un contratto per il passaggio del club con una banca d'affari svizzera, che esclude la pista inglese. La nuova società di svelerà il 30 giugno
Sono passati pochi giorni dal disimpegno dell’ormai ex patron Pietro Vavassori dalla Pro Patria eppure, dopo le voci e il comunicato di una società inglese interessata all’acquisto, la novità la porta proprio il presidente uscente, presente ieri a Bergamo per la gara contro l’Albinoleffe, che ha svelato di aver venduto la società firmando un contratto nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 gennaio. Un accordo legato ad un piano di riservatezza, come già accaduto in passato, che si porterà avanti fino al 30 giugno, quando il popolo biancoblu scoprirà chi saranno i nuovi proprietari del club.Per ora infatti il contratto è stato firmato da una merchant bank, ma ci sono alte probabilità, che i professionisti di questa banca stiano lavorando sotto traccia per conto terzi. Per ora la società è in mano ancora a Vavassori, che porterà la nave in porto fino a giugno, dando tempo agli investitori di studiare la situazione economica e gestionale della Pro. Una nave che ovviamente viaggerà al minimo – parlando in termini di soldi – fino alla conclusione della stagione. I conti di gestione della Pro, come fatto intendere da Vavassori, sono ora nelle mani della banca d’affari, che però a quanto sembra non ha intenzione di aumentare il budget investito con operazioni di mercato. L’ex patron ha il compito fare da traghettatore senza possibilità di investimenti.
Esclusa quindi la pista che portava alla cordata inglese, con Vavassori che ha detto a chiare lettere di non essere mai stato contattato dall’avvocato Golda Perini, autore della lettera di intenti per conto di un gruppo di professionisti inglesi.
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