Maroni: “Tutelare i frontalieri è la priorità”
All'indomani del voto il presidente della Regione Lombardia ribadisce l'intenzione di partecipare ai negoziati tra il Governo e la Svizzera per quanto riguarda i temi che riguardano i territori di confine
«Penso che l’esito di questo referendum debba indurre il Governo italiano ad accelerare su un nuovo accordo bilaterale che riguardi i frontalieri». Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, rispondendo alle domande della Televisione della Svizzera italiana, alla votazione federale che si è tenuta ieri in Svizzera. Nell’intervista, che verrà trasmessa nel tg della sera e nel settimanale di approfondimento del canale elvetico, il governatore ha ribadito la sua intenzione di voler «tutelare i lavoratori frontalieri e al contempo mantenere gli ottimi rapporti di buon vicinato con il Cantone Ticino».
Maroni si è detto preoccupato che l’accordo sui ristorni possa essere rinnovato «con condizioni che penalizzano i Comuni lombardi. Per questo – ha detto – voglio essere coinvolto nei negoziati, per trovare un accordo che tuteli i nostri territori. Ne parlerò con il presidente del Consiglio Enrico Letta, la Regione Lombardia deve essere coinvolta, perché è da qui che parte il maggior numero di lavoratori che prestano la loro opera oltre confine».
Infine il presidente lombardo ha assicurato che il risultato della votazione non avrà ripercussioni sui rapporti fra Ticino e Lombardia. «Il mio impegno – ha assicurato Maroni – è che Lombardia e Cantone Ticino proseguano la loro grande collaborazione. Ci troveremo per risolvere i problemi, ciascuno farà valere le sue ragioni e gli interessi del suo territorio, come è giusto che sia, ma sono sicuro che troveremo un’intesa, come abbiamo sempre fatto finora».
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