Del Tenno ottimista: “Dal Ministero dei Trasporti 128 milioni”
Dopo l'annuncio del blocco dei cantieri da parte di Autostrada Pedemontana ecco che si scioglie uno dei tre nodi che mettono a rischio i cantieri, ora tocca a banche e Cipe fare la loro parte per non mettere a rischio la variante Expo
Uno dei tre nodi che stanno mettendo a rischio il prosieguo dei lavori di Pedemontana si è sbloccato dopo che il consiglio di amministrazione ha minacciato lo stop ai cantieri. Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, infatti, ha firmato il nulla osta per l’erogazione del contributo di 128 milioni di euro a Concessioni autostradali lombarde (Cal) per i lavori già effettuati sulla prima tratta (Cassano Magnago-Turate) del cantiere di Pedemontana.
Lo comunica l’assessore lombardo alle Infrastrutture e Mobilità, Maurizio Del Tenno, in una nota, in cui annuncia di aver convocato il collegio di vigilanza con la presenza dei sindaci per dopodomani. Soltanto lunedì il consiglio di amministrazione di Pedemontana aveva annunciato la sospensione dei lavori nei cantieri a partire dal 9 aprile. «Siamo in costante contatto con il Mit – spiega Del Tenno – con i vertici di Cal, di Pedemontana e con le banche. Grazie a questo atto sarà possibile scongiurare la chiusura dei cantieri». Ma l’ottimismo di Del Tenno cozza con la realtà: per il presidente di Serravalle Marzio Agnoloni pesa ancora quel no da parte delle banche per l’aumento di capitale da 60 milioni e il rinvio al 10 aprile dell’approvazione del piano finanziario che prevede un contributo pubblico di 1 miliardo e la defiscalizzazione da parte del Cipe.
L’attesa liquidazione della quota di 128 milioni di euro da parte del ministero – sostiene Del Tenno nella nota – permetterà alle banche di prorogare fino al 30 giugno il finanziamento ponte di 200 milioni. «Il 10 aprile – continua l’assessore – il Cipe si riunirà e approverà il piano finanziario dell’opera che prevede anche la defiscalizzazione. I tempi sono stretti, ma, grazie all’impegno di tutti, riusciremo a dare nuovo vigore a Pedemontana». A rischio resta ancora la variante Expo che consiste nel collegamento tra Lomazzo e la Milano-Meda che avrò un costo complessivo di 1,6 miliardi di euro, almeno fino a quando tutti non avranno fatto la propria parte.
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