Insegnante licenziata, parla la dirigente: “Colpa di una falsa autocertificazione”
La preside del liceo Tosi Carmela Locatelli racconta: "Era in graduatoria al liceo Crespi, la documentazione sembrava regolare, poi ha chiesto il permesso per studiare e si è scoperto che non aveva conseguito la laurea magistrale"

La vicenda della professoressa del liceo Tosi di Busto Arsizio che ha insegnato lettere per due anni senza averne i titoli continua a far discutere. A raccontare la sua versione su come sono andate le cose è la preside dell’istituto bustocco Carmela Locatelli che racconta quanto, a suo dire, è avvenuto: «La docente aveva presentato domanda per insegnare al liceo classico Crespi di Busto Arsizio, vista la carenza di insegnanti di questa materia nella nostra graduatoria ci siamo rivolti – come da prassi – alla scuola più vicina che ne aveva una nella sua graduatoria e così ci siamo fatti inviare la documentazione che la riguardava, compresa l’autocertificazione che affermava la sua abilitazione all’insegnamento» dunque, fin qui, la normale prassi che si segue in questi casi e la dirigente prosegue: «A quel punto la professoressa è stata ritenuta idonea in quanto la documentazione, formalmente, era a posto e anche da una verifica di quelle che vengono fatte a campione avevamo avuto la rassicurazione dall’università dove aveva conseguito il titolo che la docente in questione era laureata. Abbiamo telefonato all’ateneo che ci ha risposto testualmente: la docente è laureata, senza specificare se si trattasse di una laurea triennale o magistrale». La verifica dei titoli autocertificati, dunque, si fa a campione ed è basata su telefonate e non su atti certificati.
Solo dopo tempo, quasi due anni, è venuta alla luce la verità, secondo la dirigente «in quanto la professoressa aveva fatto richiesta del permesso per il diritto allo studio, ovvero le 150 ore che vengono concesse ai docenti che hanno intenzione di studiare, magari per conseguire un secondo titolo» e così si viene a scoprire che «le ore di studio richieste sarebbero servite a conseguire la laurea magistrale in letteratura che è il requisito necessario per poter insegnare. A quel punto era chiaro che la persona in questione non aveva i titoli necessari ed è stata depennata». La preside Locatelli ci tiene a tranquillizzare i genitori e gli studenti: «Siamo dispiaciuti per quanto è avvenuto – racconta – e casi come questo non sono certo una novità. La docente è stata un’ottima insegnante e i voti che sono stati conseguiti durante le sue ore di lezione sono pienamente validi». Un’ultima domanda riguarda le conseguenze che questo fatto potrebbe causare dal punto di vista giuridico: «E’ chiaro che nell’autocertificazione è stata riportata una qualifica che la docente non aveva». Il caso avrà certamente degli sviluppi, probabilmente anche dal punto di vista giudiziario.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città









Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.