Brucia la pizzeria per pagare i debiti, arrestato
L'uomo, un siriano di 35 anni, è accusato dai carabinieri di essere il responsabile dell'incendio del suo locale nella notte tra domenica e lunedì: secondo i militari voleva incassare i soldi dell'assicurazione
La notte tra domenica e lunedì, verso l’una, a Nerviano in via Lazzaretto, si è sviluppato un incendio alla pizzeria “Le Piramidi”, gestita da un siriano. Le fiamme, appiccate da un cortile interno, il cui accesso è consentito da un cancello che non è risultato manomesso, hanno completamente distrutto tutto il mobilio interno e solo dopo alcune ore i vigili del fuoco di Rho sono riusciti a domare le fiamme. E’ subito apparso chiaro che si trattava di un incendio doloso, visto anche il rinvenimento di sostanza infiammabile.
I carabinieri della Stazione di Nerviano, intervenuti immediatamente, hanno quindi cercato di rintracciare il proprietario, un siriano 35enne, residente a Parabiago, incensurato, che aveva la gestione della pizzeria da pochi mesi, non trovandolo, nonostante abitasse in un appartamento sopra la pizzeria e la sua autovettura fosse regolarmente parcheggiata, e non riuscendo neppure a mettersi in contatto con lui. Il pizzaiolo del locale ha però raccontato subito ai carabinieri che gli affari del locale non andavano bene, che gli stipendi erano pagati con ritardo e che, la mattina della domenica, nell’auto del suo titolare aveva notato due bottiglie di benzina e di essersi insospettito. Aveva inoltre aggiunto che il titolare gli aveva stranamente assicurato il pagamento dello stipendio la mattina seguente.
Si sono quindi attivate le ricerche dell’uomo in tutta la zona e, presi contatti con il pronto soccorso dell’ospedale di Legnano, si è appreso che, alle ore 17 di lunedì, si era presentato effettivamente il siriano ricercato con ustioni di secondo grado alle mani, al volto e all’addome, riferendo di essersi scottato con il forno della sua pizzeria. Dopo diverse ricerche, l’uomo è stato rintracciato nel parcheggio di un supermercato di Legnano. L’uomo è stato quindi fermato per il reato di incendio doloso e truffa ai danni dell’assicurazione e tradotto al carcere San Vittore di Milano. I danni che avrebbe potuto causare la propagazione dell’incendio sarebbero stati infatti gravi, le fiamme avrebbero potuto propagarsi ai piani superiori e alle caldaie dello stabile, determinando una deflagrazione. La pizzeria era stata rilevata per un prezzo di 27.000 euro a gennaio 2014, ma ad oggi il nuovo gestore non era ancora riuscito a saldare la quota, emettendo assegni postdatati scoperti. Il titolare della pizzeria ha compiuto quindi tale gesto, viste le difficoltà economiche che stava attraversando, per incassare i soldi dell’assicurazione e saldare i debiti.
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