Dieci anni senza Fratel Ettore Boschini, tre mesi di eventi

Nel 2004 moriva “il folle di Dio” conosciuto per la sua opera a favore dei senza fissa dimora. Presentate in Consiglio regionale le iniziative per ricordarlo a partire dal 14 giugno in Stazione Centrale

In molti avranno visto la sua macchina in giro per Milano: dieci anni fa moriva Fratel Ettore Boschini. Le celebrazioni per il decennale prenderanno ufficialmente il via sabato 14 giugno con un evento in Stazione Centrale a Milano, cui faranno seguito nelle settimane successive numerose iniziative con spettacoli di piazza, momenti di preghiera, testimonianze e riflessioni.
Nel decennale della scomparsa di Fratel Ettore Boschini, “il folle di Dio”, conosciuto per la sua opera a favore dei senza fissa dimora, anche il Consiglio regionale mercoledì mattina ne ha ricordato la figura nel corso di un incontro a cui hanno preso parte il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, suor Teresa Martino responsabile dell’Opera Fratel Ettore, il direttore di “Avvenire” Marco Tarquinio, Rosalba Veltri responsabile marketing e relazioni esterne di Grandi Stazioni, Francesca Consolini postulatrice della causa di beatificazione di Fratel Ettore, e lo scrittore e giornalista Roberto Allegri. La conferenza stampa si è aperta con la recita comune di una semplice Ave Maria, come raccomandava sempre Fratel Ettore.
«La semplicità disarmante che contraddistingueva Fratel Ettore è l’insegnamento più grande, che ci costringe ad andare alla radice dell’umano – ha dichiarato il Presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo –. Lo vedevamo spesso mentre passava, nelle sue processioni, in Stazione Centrale. La sua persona e la sua opera erano, e sono tutt’oggi, una provocazione e un richiamo forte all’attenzione e alla vicinanza al prossimo, soprattutto se debole, malato e povero. La sua non è una morte, ma una nascita al Cielo resa visibile dalla sua opera che continua e che merita il riconoscimento civile, oltre che quello religioso».
Nel 2001, infatti, il Consiglio regionale assegnò a Fratel Ettore la Medaglia al Valore Civile. Conosciuto come “il gigante della carità”, Fratel Ettore morì il 20 agosto 2004 dopo aver speso la sua vita nel soccorso dei più poveri, cominciando nel 1979 dai disperati senza tetto che dormivano nelle sale di attesa di terza classe della Stazione Centrale di Milano.
E proprio nel grande ambiente della Galleria delle Carrozze che fa da ingresso alla Stazione Centrale, sabato 14 alle ore 21 con ingresso gratuito, verrà allestito il teatro delle marionette con cui gli ex senza tetto, da due anni, portano in scena la storia del loro benefattore. L’evento, patrocinato dal Consiglio regionale della Lombardia, prevede testimonianze, video e lo spettacolo di marionette nato con la consulenza della Compagnia Carlo Colla e figli di Milano, con la regia di Emanuele Fant.
«La sua era una gioia trasparente che saliva dalle suole delle scarpe alla testa – ha detto suor Teresa Martino – una gioia vera, spontanea, non viscerale, che sgorgava senza sosta dal cuore e non era generata da singoli episodi. Beati i poveri di spirito: dobbiamo combattere la miseria, non la povertà. Pertanto aiutateci ad essere poveri, aiutiamoci tutti quanti vicendevolmente a entrare in quella povertà che ci fa bisognosi l’uno dell’altro e non ci rende autosufficienti, perché nell’autosufficienza germogliano l’egoismo e l’indifferenza».
Francesca Consolini , postulatrice nella causa per la canonizzazione di Ettore Boschini, ricorda che Fratel Ettore sapeva sconvolgere tutte le liturgie e non temeva di battere entrambe le mani sui vetri dell’auto del Cardinal Martini, gridandogli : "Non dimenticarti dei poveri!”. Gesti forti, veri, presagio di santità, come aveva compreso lo stesso Cardinale che al Frate camilliano aveva aperto le porte del Duomo, lasciando che Ettore e i suoi potessero fare liberamente nella cattedrale ciò che ritenevano.

Questi alcuni degli appuntamenti in calendario:
Venerdì 13 giugno (ore 15, Piazza Duca D’Aosta) l’Opera Fratel Ettore porterà la statua della Madonna di Fatima in processione per la strade di Milano, così come il fondatore aveva fatto in diverse occasioni, dopo aver aperto il Rifugio di via Sammartini, dietro la Stazione.
A fine luglio nelle periferie di Milano, alla Barona e a Lambrate, anteprima del nuovo spettacolo “Sabatino”, dedicato al primo collaboratore di Fratel Ettore.
Il 27 e 28 agosto l’Opera Fratel Ettore sarà ospite del Meeting di Rimini, con repliche di “Sabatino”. In quell’occasione verrà proposto anche il racconto del percorso fatto a luglio nelle periferie milanesi (il tema del meeting di quest’anno è “Verso le periferie del mondo e dell’esistenza. Il destino non ha lasciato solo l’uomo”).
A settembre, a Casa Betania di Seveso, si rinnoverà l’appuntamento del Triduo della Croce, tre giorni di riflessione, testimonianze e preghiera attorno al croce.
Sempre a settembre lo spettacolo “Ettore dei poveri” sarà replicato nelle scuole di Seveso, città dove ha sede la casa madre dell’Opera, nella cui cappella è sepolto fratel Ettore.
Tra gli eventi del decennale della morte di fratel Ettore c’è anche la pubblicazione del libro "LA MIA PRIMA FINE DEL MONDO. Inseguendo fratel Ettore dei poveri" del saronnese Emanuele Fant pubblicato dalla casa editrice Monti.

Altre informazioni: www.fratelettore.it

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Pubblicato il 11 Giugno 2014
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