Gozzini: “Orago non scappa, ma la provincia ci aiuti”

Il presidente del club gialloblu spiega la scelta di giocare a Castelletto (Fipav permettendo) e i progetti futuri della società. Il dg Asta: "Le nostre porte sono sempre aperte, ma il territorio finora non ha risposto"

Il cambio di sponda, com’era prevedibile, non sta passando inosservato: nell’ambiente della pallavolo lombarda, e non solo, ha suscitato un certo clamore l’annunciato trasloco del Progetto Volley Orago, che con la sua prima squadra vorrebbe disputare la prossima stagione dall’altra parte del Ticino, per la precisione al PalaAmico di Castelletto. Richiesta già ufficialmente presentata al Comune piemontese, ovviamente consenziente, in attesa di passare al ben più ostico vaglio dei due Comitati Regionali della Federazione, che per opposti motivi non sembrano affatto inclini a concedere facilmente l’autorizzazione. Il presidente della società, Angelo Gozzini, vuole però innanzitutto tranquillizzare gli appassionati su quella che potrebbe essere interpretata come una "fuga" della seconda squadra della provincia per importanza, nonché della più titolata d’Italia a livello giovanile: "Non abbiamo nessuna intenzione di abbandonare Varese, il cuore della nostra attività resterà comunque sul territorio. C’è però bisogno di un impianto più adeguato alle nostre ambizioni, vista l’inadeguatezza della palestra comunale che può contenere appena 200 persone, troppo poche per la B1. Abbiamo anche sondato il PalaWhirlpool, ma i costi sono proibitivi; e dato che gli altri palazzetti della zona sono già occupati, ci è sembrato naturale rivolgerci a Castelletto, che peraltro è molto più vicino a Orago rispetto ad altre palestre varesine".

Dietro al possibile trasferimento ci sono però anche altre ragioni, come spiega il neo-direttore generale di Orago, Maurizio Asta (nella foto): "La società ha intrapreso una strada verso la crescita che non può prescindere né dalla disponibilità delle strutture, né dal reperimento autonomo delle risorse economiche necessarie. A Castelletto, grazie anche ai contatti che provengono dalle mie esperienze precedenti, abbiamo trovato partner commerciali importanti che potranno contribuire al nostro sviluppo, e questa operazione potrebbe diventare un investimento in vista di una possibile partecipazione alla serie A2". La stessa cosa, evidentemente, non potrebbe accadere a Varese: "Noi non chiudiamo la porta a nessuno – continua Asta – e siamo disponibili a confrontarci con tutti, ma siamo anche determinati a raggiungere obiettivi importanti, conformi al prestigio della società. I contatti non sono mancati, ma finora la provincia non ha risposto: nulla esclude che possa avvenire in futuro".
Nessun pericolo, dunque, per il gioiello della pallavolo giovanile italiana, nonostante il recente accordo con Casal de’ Pazzi che porterà il "guru" Beppe Bosetti per almeno un anno a Roma: "I termini della collaborazione devono ancora essere approfonditi – chiarisce Gozzini smentendo le voci circolate negli ultimi giorni – di sicuro non ci sono richieste di giocatrici né tantomeno cessioni di cartellini. E anche se dovessimo andare a Castelletto, lo faremmo con la nostra squadra, senza cambiare identità e senza rubare spazio a nessuno". Troppo presto per dire se il progetto potrà concretizzarsi già nella prossima stagione; di sicuro c’è che proprio a Castelletto si giocherà il classico quadrangolare organizzato da Orago a fine settembre con altre formazioni di serie B1 e Under 14.

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Pubblicato il 15 Luglio 2014
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