Il pedaggio della discordia

Polemiche e perplessità sul pagamento della tratta varesina di Pedemontana. Ecco da dove spunta il "casello" e gli spazi per poterlo scongiurare

Dopo l’ultimo sopralluogo sul cantiere varesino di Pedemontana, dove i lavori veri e propri sono ormai agli sgoccioli, l’attenzione si sposta ora sul tema del pedaggio. Secondo quanto annunciato da Pedemontana, infatti, se il balzello sarà effettivamente previsto, verrà effettuato all’imbocco della galleria di Morazzone attraverso una tecnologia simile a quella dell’Area C di Milano che si appoggerà su telepass, carte prepagate e strumenti on line di pagamento.

La notizia, però, ha già sollevato molte polemiche oltre alle perplessità che il pagamento della tratta potrebbe dissuadere molti automobilisti e vanificarne in parte l’efficacia. Ma come si è arrivati a parlarne e, soprattutto, come si arriverà alla decisione finale? 
Il pedaggio, nella tratta varesina, non è in realtà una sorpresa dell’ultima ora poiché l’opzione faceva parte del progetto di finanziamento dell’opera fin dal momento in cui le è stato dato il via libera. Tuttavia con il ridimensionamento della tangenziale varesina, il cui progetto iniziale prevedeva il collegamento dell’autostrada A8 con la Svizzera mentre per ora è stato costruito solo il tratto fino al ponte di Vedano, era stata inserita la possibilità di scongiurare il “casello” a patto di riuscire a far quadrare i conti lo stesso. 
Questo nello specifico lo leggiamo dalla delibera del Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ovvero l’ente chiamato in ultima istanza a valutare la tenuta economica e finanziaria per la costruzione dell’opera, pubblicata in Gazzetta Ufficiale nel febbraio del 2010. Nella parte riguardante gli adempimenti finanziari per l’avvio esecutivo dei lavori il Cipe precisava che:

i primi lotti delle tangenziali di Varese e di Como saranno esentati dal pedaggio qualora si verificassero eventi in grado di consentire una ottimizzazione dei costi finanziari rispetto a quanto previsto nel piano economico finanziario, pur nel rispetto delle condizioni di equilibrio del piano economico finanziario stesso.

In soldoni, con queste parole, il Cipe precisava che per scongiurare l’ipotesi del pagamento della tratta si sarebbero dovute trovare nuove risorse, oppure ridurre le spese, per garantire ugualmente la copertura del finanziamento complessivo dei lavori. 

Per fare ciò, con tutte le cautele del caso, una strada potrebbe essere trovata all’interno della defiscalizzazione dell’opera, come da accordi già trovati con il Cipe ma non ancora deliberati. Eliminando il carico fiscale, infatti, risulterebbe ridimensionato il costo totale di realizzazione di Pedemontana e, pertanto, si potrebbe scongiurare il rischio di dover reperire ulteriori risorse attraverso il pedaggio varesino. Il problema in questo caso sarebbe, però, capire quanto dell’eventuale defiscalizzazione dovrà in ogni caso già essere destinato per la copertura dei maggiori costi intervenuti nel conto complessivo dell’opera. In aprile, infatti, era stato scongiurato in extremis il blocco dei lavori poiché il peggioramento delle condizioni finanziarie aveva congelato i finanziamenti delle banche. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Luglio 2014
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