Nibali stacca tutti per la terza volta

Nel giorno del centesimo compleanno di Gino Bartali, nel giorno del ricordo per Fabio Casartelli, la maglia gialla italiana di Vincenzo Nibali al Tour de France si consolida una volta di più. Il siciliano dell’Astana vince un’altra tappa, la terza della sua Grande Boucle, e anche sulle Alpi (da St. Etienne a Chamrousse) dimostra di essere largamente il più forte di tutti.

Due i momenti decisivi della frazione: a poco più di 6 dal traguardo Nibali ha attaccato i corridori rimasti con lui, tra cui Valverde, e ha raggiunto il duo di testa formato da Majka e Koenig. Ai – 3 chilometri lo scatto finale che gli ha permesso di arrivare da solo sotto lo striscione di arrivo e di guadagnare altro terreno in classifica. Gli unici avversari ancora vicini restano Alejandro Valverde (a 3’37") e i tenaci francesi Pinot e Bardet, entrambi sotto i 5′ di distacco. La giornata invece si è rivelata disastrosa per la ricchissima Sky che dopo aver perso Froome ha visto sciogliersi anche il suo vice Porte, finito a circa 9′ dallo "Squalo dello Stretto".
«Oggi volevo guadagnare il più possibile sui diretti avversari – ha spiegato Nibali ai microfoni della Rai dopo l’arrivo – Porte si è staccato subito ma era rimasto ancora Valverde. C’era un caldo incredibile, sembrava di essere nella mia Messina e nel finale ero molto stanco, non vedevo l’ora di terminare la tappa. Però, aver vinto nel giorno dell’anniversario della morte di Casartelli è stata una cosa speciale».