Varese festeggia i 50 anni dell’Osservatorio
Una mostra fotografica a Palazzo Estense ripercorre le fasi cruciali della Cittadella delle Scienze. Voluta da salvatore Furia ebbe il primo finanziamento di 50 milioni da un imprenditore di origine cinese
Questa mattina, martedì 15 luglio, è stata inaugurata la mostra dedicata alla storia della Cittadella delle Scienze della Natura al Campo dei Fiori, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’Osservatorio costruito grazie al prof. Salvatore Furia che nel 1956 fondò la Società astronomica Schiapparelli. La mostra è stata allestita nei portici di Palazzo Estense e rimarrà aperta sino al prossimo 2 agosto.
A presentare l’iniziativa, il vicepresidente della Società Schiapparelli Luca Molinari: «Salvatore Furia, durante le prime fasi della costruzione, incontrò l’industriale tessile milanese di origine cinese Chang Sai Vita che donò 50 milioni di lire – ha ricordato Molinari – in seguito venne fatta un’altra donazione dalla signora Sofia Stringa Zamberletti per la costruzione della cupola e del giardino come luogo protetto, il quale fu il primo nucleo del parco regionale».
I lavori per la costruzione furono impegnativi, i soldi della donazione dell’industriale terminarono, e il professor Furia proseguì nella ricerca di fondi per proseguire nel suo progetto: « Lui e i volontari si trasformarono anche in costruttori: fecero brillare numerose mine per poter realizzare la strada che porta sino alla cittadella. Infatti, a quell’epoca non esisteva nulla e per trasportare il materiale di costruzione, furono utilizzati i cingolati».
La sede dell’associazione trovò gli spazi a Villa Mirabello e fu in quei locali che fu esposto un canocchiale risalente ai primi del 900 esposto dal 1958, donato dalla moglie di un industriale di Busto Arsizio.
« Oggi, c’è un flusso notevole di scuole. Sono 4000 gli studenti, a partire dall’asilo fino alle scuole superiori, che visitano l’Osservatorio ogni anno. Al momento proprio per i ragazzi stanno allestendo il celostata, un sistema ottico costituito da due specchi piani di cui uno mobile, usato per riflettere le radiazioni di un astro sempre nella stessa direzione e far vedere ingrandito il disco solare» rivela il vicepresidente, ma le informazioni non finiscono qui: «Per poter visitare l’Osservatorio l’ingresso notturno è di 5 euro per gli adulti e 3 per i bambini compresi tra i 6 e i 18 anni, mentre l’ingresso diurno è totalmente gratuito». Oggi, chi si occupa dell’Osservatorio è un gruppo di volontari, gli attivi sono circa 50 provenienti dalle zone circostanti, mentre quelli totali dell’associazione sono intorno ai 400.
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