Oliveira: “Questa Pro ha bisogno dei suoi tifosi”

La Pro Patria si sta preparando alla sfida di sabato con la Torres dopo le buone sensazioni avute nel match di Coppa Italia con il Lumezzane, pareggiato 2-2 dalla squadra di Lulù Oliveira davanti al pubblico di casa dello Speroni. E’ proprio il mister a commentare questa attesa per l’esordio nel nuovo campionato di Lega Pro dei tigrotti: «Abbiamo bisogno del pubblico di Busto Arsizio, soprattutto in questo momento particolare nel quale stiamo creando il gruppo che affronterà la stagione – ha sottolineato Oliveira – i ragazzi sono rimasti colpiti dagli applausi ricevuti anche dopo la sconfitta con la Giana Erminio perchè sanno che se si dà tutto in campo, anche dopo una sconfitta, i tifosi non ti abbandonano».

L’allenatore tigrotto sta cercando di infondere ai suoi una mentalità vincente e positiva: «Come giocatore non ho mai perso contro la Torres, tre volte ho giocato e tre volte ho vinto. Questa squadra ha bisogno di vincere e io sono abituato a vincere. Questo concetto lo sto ripetendo i tutte le salse e vedo che i ragazzi mi seguono. Devono avere fame».
La preparazione, seppur partita in ritardo, sta proseguendo e proprio oggi alle 15.30 – come conferma il direttore tecnico Filippo Antonelli – i biancoblù affronteranno in amichevole l’equipe Lombardia a Mariano Comense, domani ancora un allenamento e poi la rifinitura venerdì mattina. Osservato speciale Giovanni Kyeremateng, classe ’91 ex-Monza, Montichiari, Treviso, Bellaria e l’anno scorso al Foggia nel ruolo di attaccante.

Ma Lulù Oliveira sa bene che deve lavorare con il gruppo che ha e che – nonostante gli sforzi deldirettore tecnico – difficilmente avrà rinforzi di spessore fino a quando la situazione societaria non si sarà delineata con il passaggio di proprietà da Vavassori ai nuovi padroni del vapore: «Vedo che i ragazzi stanno facendo molto bene, seguono alla lettera le indicazioni, il gruppo si fa ogni giorno più unito. Stupisce ancor di più per il fatto che non hanno mai giocato insieme fino ad un mese fa»
I sardi della Torres sono un osso duro e – dopo il recente cambio di allenatore – la squadra gioca con il 4-2-3-1 ma Oliveira ha una sua teoria sui moduli: «Il sistema di gioco è quasi inutile se hai giocatori intelligenti. Voglio una squadra con gli attaccanti che ritornano. Spingere va bene ma senza farsi prendere in contropiede facendo partire il gioco da dietro e tenendo la squadra corta. Sto lavorando su questo, limando gli errori e i limiti mostrati nelle precedenti partite». Se dovessero tremare le gambe ad alcuni di loro il mister sa che può contare su un uomo di esperienza come Matteo Serafini: «Con un campione come lui i compagni possono ritrovare la sicurezza. Dallo Speroni possiamo uscire con i tre punti e cominciare bene questo campionato».