Il Consiglio regionale contro il pedaggio della tangeziale varesina
L'assemblea chiede alla Giunta di ad attivarsi presso il Governo affinché si scongiuri la tariffazione del primo tratto delle tangenziali di Varese e di Como
No al pagamento del pedaggio sui primi lotti delle tangenziali di Varese e Como: lo chiede il Consiglio regionale che ha approvato con 41 voti a favore e 7 contrari la mozione presentata da Francesca Brianza (Lega Nord) e sottoscritta anche dai Consiglieri regionali Fabio Rizzi, Dario Bianchi e Roberto Anelli (Lega Nord), Carolina Toia e Luca Ferrazzi (Maroni Presidente), Luca Marsico e Alessandro Fermi (Forza Italia) e Francesco Dotti (Fratelli d’Italia).
Come ha ricordato il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo (NCD), tale richiesta era già contenuta e formalizzata nelle delibere sottoscritte da Regione Lombardia e dal Cipe. Cattaneo ha spiegato che, secondo quanto già stabilito nella delibera regionale 9542 del maggio 2009 e dal Cipe nella delibera 97 del 2009, i primi lotti delle tangenziali di Como e di Varese «non devono essere sottoposti a pedaggiamento. L’invito alla Giunta regionale è a far rispettare i patti. Non ha senso far pagare 60 centesimi per percorrere 3 km di autostrada: tale provvedimento avrebbe come unico esito la disincentivazione del traffico su questi tratti. La Giunta e il Consiglio regionale si impegnino pertanto a far rispettare quanto già previsto dalla Regione e dal Cipe».
Alessandro Alfieri (Partito Democratico) ha a sua volta ribadito la «contrarietà al pedaggio, sul primo come sul secondo lotto delle tangenziali di Varese e di Como, e per questo ci adopereremo nelle sedi necessarie, ma davvero il Governo ha dimostrato grande attenzione e la Regione non può scaricare su altri le proprie responsabilità. C’è bisogno di concretezza nel far ripartire il progetto Pedemontana, sulle compensazioni e sul tracciato: su questo saremo qui ogni giorno a chiedere a Maroni di fare la propria parte». Il gruppo PD si è quindi astenuto evidenziando la necessità di maggiore chiarezza su tempi e risorse per l’intera tratta di Pedemontana.
Contrario il Movimento 5 Stelle. «Piuttosto che costruire Pedemontana – ha spiegato Paola Macchi – potevano essere migliorate le strade già esistenti anche a Varese. Quest’opera è costata sinora alle casse pubbliche più di un miliardo di euro e ora sono arrivati altri 349 milioni di defiscalizzazione, che potrebbero configurarsi anche come aiuto di stato illegittimo, su cui si rischia un’indagine UE».
Favorevole invece il gruppo di Forza Italia. «Garantire la piena e libera fruibilità del primo tratto di tangenziale di Pedemontana per i cittadini della Provincia di Varese rappresenta un valido incentivo per l’utilizzo della nuova infrastruttura – sottolinea Luca Marsico – e, avrebbe anche il vantaggio, determinante sotto l’aspetto ambientale, di alleggerire il flusso veicolare locale».
La mozione, parzialmente emendata dall’Assessore regionale alle Infrastrutture Alberto Cavalli, impegna la "Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo affinché si scongiuri la tariffazione del primo tratto delle tangenziali di Varese e di Como reperendo finanziamenti statali per un’opera importante per la nostra Regione anche in vista di Expo 2015 e a scongiurare l’applicazione del pedaggio fino a che il Governo non abbia dato risposta positiva alla sollecitazione di mettere a disposizione le adeguate risorse economiche, e comunque fino alla fine dell’anno 2015”.
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