Un sorriso dal Guatemala

Due giovani Castronnesi, Walter e Daniele, di 38 e 24 anni, spinti dal desiderio di metterci in gioco in un’esperienza di volontariato, lo scorso 31 luglio sono partiti con destinazione San Salvador e Guatemala

Ci sono molti modi per poter spendere il tempo delle vacanze estive: quello che abbiamo scelto quest’anno, e che vi vorremmo raccontare, ci ha permesso di vivere un’esperienza unica e indimenticabile, al servizio dei bambini e delle persone in difficoltà.

Siamo due giovani Castronnesi, Walter e Daniele, di 38 e 24 anni. Spinti dal desiderio di metterci in gioco in un’esperienza di volontariato, lo scorso 31 luglio siamo partiti da Linate con destinazione San Salvador, capitale del piccolo stato centro americano di El Salvador. Il nostro viaggio è stato organizzato in collaborazione con “La Giostra del Sorriso Onlus” , un’associazione di Cernobbio (Como) che sostiene attivamente una serie di progetti umanitari in favore delle popolazioni di due paesi dell’America Centrale, Guatemala e El Salvador.

Collaborando con missionari, medici e infermieri locali, l’associazione fornisce aiuti finanziari ed umanitari a cinque centri scolastici per bambini e ragazzi con difficoltà economiche o problemi di salute , e a due ambulatori medici. Il primo centro da noi visitato è stato l’ “Hogar Santa Ana”, complesso scolastico situato in Salvador , dove abbiamo passato i primi 3 giorni della nostra esperienza. Abbiamo avuto modo di conoscere da vicino la realtà di molte famiglie in grave difficoltà economica che, grazie all’aiuto offerto da questa struttura, possono garantire ai propri figli un’adeguata istruzione ed un futuro migliore.

Il giorno 4 Agosto siamo poi entrati in Guatemala per raggiungere Cuilapa, una cittadina di circa 30000 abitanti posta a qualche decina di chilometri dal confine, sulla strada verso Città del Guatemala. Qui sorge l’ “Hogar de la Nina” (“Casa della Bambina”) , un collegio che offre vitto, alloggio e formazione scolastica , umana e morale a circa 100 bambine orfane o con problemi famigliari di vario genere . Da qui il 10 Agosto siamo partiti alla volta di Sumpango, piccolo villaggio nelle vicinanze della capitale dove ci siamo fermati per cinque giorni, ospiti dell’ “Hogar Madre Anna Vitiello” . La struttura accoglie circa 50 bambini affetti da HIV e da altre gravi malattie, spesso orfani o abbandonati dai genitori. Oltre al servizio scolastico, garantisce loro anche le cure e le attenzioni mediche necessarie. Infine, dal 15 al 21 Agosto, giorno del nostro rientro in Italia, siamo stati ospiti dell’ “Hogar del Nino” (“Casa del Bambino”) di Città del Guatemala, un collegio che accoglie oltre 150 bambini maschi di età compresa tra 4 e 12 anni, anch’essi provenienti da famiglie in difficoltà e da tessuti sociali deteriorati. Adiacente al collegio sorge inoltre il “Centro Vocacional San José”, con una scuola media e superiore ad indirizzo professionale aperta a ragazzi tra i 13 e i 18 anni, che consente loro di formarsi ed apprendere un lavoro per poter costruire con maggior serenità il proprio futuro. Tutti i centri da noi visitati sono gestiti da religiose e padri della congregazione della “Divina Redenzione”, la cui casa madre si trova in Italia, a Visciano (NA).

Durante il nostro soggiorno presso i diversi “hogares”, abbiamo potuto renderci utili verificando lo stato di avanzamento dei progetti finanziati dalla associazione, aggiornando lo stato delle “adozioni a distanza” e collaborando con i responsabili locali nelle attività di cucina, servizio mensa, doposcuola e animazione dei momenti di gioco. Naturalmente tra i vari momenti di servizio ci sono anche state molte occasioni di divertimento e di svago : ad esempio, una gita a “Playa El Tunco”, meravigliosa spiaggia del Pacifico, ed un’altra al vulcano “Cerro Verde”, nonché una bellissima giornata al parco acquatico “Las Cuevas”, in compagnia delle “parvulas” (piccole dell’asilo infantile) di Cuilapa; ma soprattutto, abbiamo potuto condividere tanti momenti di vita quotidiana con persone straordinarie, capaci di dedicarsi interamente agli altri, e bambini “fantastici” che ci hanno regalato un’infinità di sorrisi ed abbracci!

In queste tre settimane non abbiamo fatto nulla di veramente eccezionale per loro, eppure abbiamo ricevuto tanti ringraziamenti e benedizioni quanti mai ne avevamo ricevuti in tutta la nostra vita. La cosa più bella che ci rimane dentro è questa: questi bambini, come anche le suore e i padri che li accudiscono, non ci chiedono miracoli, non ci chiedono di cancellare la loro povertà, o le loro malattie, o le loro sofferenze. La frase più bella che spesso abbiamo sentito dire da parte loro è questa : “Gracias por COMPARTIR”, “Grazie per aver CONDIVISO”. E’ la condivisione della vita che la rende migliore. Certo, gli aiuti, anche economici, sono sempre importanti, ma la gioia più grande, la più grande manifestazione dell’amore, è nella condivisione. Se una persona soffre e tu accetti di soffrire un po’ con lei, soffrirete in due, ma soffrirete la metà; e se una persona ti vuole bene e tu ricambi il suo amore, l’amore sarà raddoppiato !

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 04 Settembre 2014
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.