L’ipnosi clinica: un approccio nuovo per gestire ansia, stress e depressioni

Venerdì 24 ottobre, incontro nella Sala consigliare di Ranco per parlare di genetica alimentazione ed equilibrio neurofisiologico. È la serata conclusiva di un progetto voluto dal responsabile del comitato genitori

Secondo e ultimo appuntamento, venerdì 24 ottobre, presso la Sala consigliare di Ranco dove verranno presentati nuovi approcci preventivi dei disturbi dell’apprendimento, dell’iperattivitá e dell’aggressività dei bambini.

Si conclude il progetto di Psicologia dell’Educazione fortemente voluto dalla responsabile del Comitato genitori sign.ra Gina Mulè e dalla coordinatrice scolastica della Scuola primaria di Ranco Sabina Bassetti dal titolo “Living children’s smile – Vivere il sorriso dei bambini” dopo aver avuto conoscenza delle metodologie innovative già utilizzate dal dott. Nicola Crozzoletti, Dr.ssa Pierpaola Roda psicologi clinici ed Ipnoanalisti, perfezionati in Genomica e Genetica predittiva e forense, e dalla neuropsicologa dr.ssa Beatrice Tedoldi componente specialistica dell’equipe. 

Le serate sono state pensate per presentare le novità utilizzate nei disturbi dell’apprendimento dei bambini; come possano essere utili gli alimenti attraverso specifiche mappe alimentari in grado di stimolare determinanti aree che supportano questi disturbi, e di come le attività ludico-espressive, di gioco, di sport, il ruolo della famiglia possano essere preventive, migliorative e fondamentali per la remissione. 

«il nostro modello, unico in Italia nel suo genere che applichiamo già nei disturbi dell’ansia, dello stress e nelle Depressioni reattive e maggiori con l’uso dell’Ipnosi clinico – analitica nei nostri studi professionali, risponde il Dr. Nicola Crozzoletti, presuppone la nostra gestione ed il coordinamento clinico diagnostico di una rete di specialisti tra Biologi genetisti, Dietologi e Farmacisti nell’intero programma di trattamento. In questo caso occorre individuare e comprendere che questi disagi sono di origine multifattoriale: la componente familiare, l’interazione di alcuni alimenti che interagiscono a volte in modo disfunzionale nell’equilibrio neurofisiologico, indagini genetiche e genomiche e di come si possano costruire mappe individuali alimentari specifiche, analisi neuropsico fisiologiche, modalità di interazione degli insegnanti e le attività extrascolastiche come la musica, lo sport, le attività ludico espressive in generale sono processi interazionali fondamentali per la salute del bambino per aumentarne l’intelligenza creativa che di natura hanno come risorsa. Mangiare sano, giocare, quindi mi sembra di capire, diventa fondamentale per questi disagi che oggi sono fortemente in aumento,come il rapporto familiare diventa un deterrente per un benessere del bambino».

«Certamente – risponde la dr.ssa Pierpaola Roda –  è risaputo che il terreno su cui poggia lo sviluppo del bambino è la famiglia e molto spesso avvengono nel bambino piccole diffrazioni che assorbe incondizionatamente e lo proietta all’esterno attraverso un suo modo ed un suo mondo. Il lavoro che abbiamo svolto in questi anni nella psicopatologia clinica e nella genetica degli alimenti ci ha portato a considerare che molto spesso occorrono piccoli accorgimenti mirati per cambiare le cose senza l’uso di farmaci se non necessari, e questo approccio è base comune anche per i DSA e ADHD. Dobbiamo non dimenticare quanto il bambino assorba dall’ambiente e di quanto sia delicato nel suo esperire il mondo intorno a lui». 

Quindi signora Gina Mulè queste serate promosse a Ranco promuovono qualcosa di veramente interessante ed innovative?
«Si, e come responsabile del Comitato genitori di Ranco è una occasione che ho voluto portare a giusto livello di consapevolezza insieme a Sabina Bassetti, perchè si possano avere nuove ed innovative informazioni e offrire servizi avanzati in psicologia dell’educazione presso le nostre famiglie e presso gli insegnanti che a volte si trovano in difficoltá di fronte a questi problemi».

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Pubblicato il 22 Ottobre 2014
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