Più 20%: boom di iscrizioni all’Università dell’Insubria
Mentre rimangono ancora aperte le immatricolazioni, il Rettore annuncia un risultato decisamente positivo, frutto anche di una politica per l'orientamento nuova e più articolata
Boom di immatricolazioni. Per l’Università dell’Insubria, le iscrizioni al primo anno si stanno rivelando una vera sorpresa: quasi il 20% in più. Si è passati, infatti, dai 2094 dello scorso anno accademico agli attuali 2499, un dato ancora aperto visto che ci si può iscrivere fino al 30 novembre pagando una piccola mora.
Decisamente soddisfatto il rettore Alberto Coen Porisini «È un dato estremamente positivo, abbiamo superato di molto il numero totale definitivo dello scorso anno, un mese prima della chiusura delle immatricolazioni, e, se consideriamo che ancora adesso ci sono tanti giovani che devono perfezionare l’iscrizione, prevedo una ulteriore crescita delle immatricolazioni all’Università degli Studi dell’Insubria. La crescita è generalizzata e più o meno riguarda tutti i corsi: già fin dai primi giorni di lezione c’era stata la sensazione di una maggiore presenza in aula. Non so se il trend nazionale confermi i nostri dati, ma sicuramente per l’Università degli Studi dell’Insubria un ruolo chiave è quello dell’orientamento che non è il solo Open day, ma l’insieme delle attività che si fanno durante tutto l’anno dentro l’ateneo e fuori dall’ateneo, nelle scuole, nei Saloni dedicati, con iniziative di varia natura. In ogni caso sono convinto che nonostante la crescita degli ultimi anni – nel 2012/13 le matricole definitive sono state in totale 2031 – esistano ancora dei margini di miglioramento» .

Orientamento e continui collegamenti con le scuole: questa, dunque, sembra essere la politica che ha prodotto un risultato così confortante. L’ateneo insubre, dunque, ha deciso di investire sull’incontro diretto degli studenti ovunque essi si trovino. Per questa ragione, lo stand dell’Università dell’Insubria si è trovato ai saloni orientativi in Sicilia o Sardegna, per questo i professori hanno risposto a domande e richieste di diplomandi seduti nelle proprie aule scolastiche. Una politica di promozione che si affianca anche alle molte proposte culturali offerte al territorio di riferimento, con incontri e lezioni tenuti da docenti di fama internazionale.
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