Depositi di rifiuti pericolosi, denunciate 5 persone

L'operazione "Valli pulite" è stata condotta dalla Guardia di Finanza, sequestrati 5 depositi incontrollati e 260 tonnellate di sostanze nocive

I cinque siti finiti sotto sequesto sono: due a Luino (uno in località Poppino), due a Cadegliano Vigonago, uno a Brissago valtravaglia. La Guardia di Finanza di Luino, unitamente ai colleghi della sezione aerea di Varese, hanno concluso nei giorni scorsi l’operazione denominata “Valli Pulite”, legata alla criminalità ambientale. L’indagine è iniziata nei primi mesi dell’anno dopo una verifica fiscale nei confronti di una società di recupero rifiuti, nel corso della quale sono stati  rinvenuti documenti extracontabili contenenti riferimenti a rapporti con soggetti estranei rispetto a quelli risultanti dalle scritture contabili ufficiali.
La Finanza ha fatto dunque una serie di approfondimenti fiscali che hanno permesso di rilevare che l’impresa si avvaleva, proprio dei soggetti estranei ai dati contabili, per effettuare numerose operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti a pagamento, eseguite senza emissione di documentazione fiscale e senza compilare i formulari previsti dalla normativa ambientale ed indispensabili per poter concentrare i rifiuti presso gli impianti autorizzati.
Infatti, gli accertamenti hanno consentito di individuare altre imprese con attività illecite che hanno consentito alle stesse, ingenti risparmi in termini di costi economici  rispetto al ricorso ad impianti autorizzati, per i quali sono stati avviati connessi accertamenti tributari.

guardia di finanza novembre

Sono state quindi eseguite accurate investigazioni economico-finanziarie, che hanno dato
avvio ad una serie di appostamenti, controlli degli automezzi in movimento ed operazioni
di ricognizione aerea. Attività che hanno permesso di individuare cinque aree abusive, per
complessivi 12.283 metri quadrati, situate nei territori delle comunità montane dell’alto varesotto,  adibite a “depositi incontrollati” di rifiuti pericolosi, nelle quali sono stati riversati rifiuti per circa 263 tonnellate e che, in alcuni casi, sono stati sotterrati in aree boschive
e utilizzati per operazioni di riempimento in cantieri edili sottoposti a vincolo ambientale, con grave rischio anche per il sostegno delle strutture realizzate.
L’operazione, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Varese Palomba, e condotta dal colonnello Vitale della Gdf di Varese e dal capitano Potenza di Luino, è stata svolta con l’ausilio del personale tecnico del dipartimento dell’Arpa Lombardia della sede di Varese, ha posto fine a una attività illecita in spregio alla normativa ambientale (d.lgs. 152/06) che ha portato alla denuncia di 5 soggetti.


Contestualmente ai sequestri delle aree, sono stati prelevati una serie di campioni di
terreno al fine di verificare, a cura dell’Arpa Lombardia, la presenza di sostanze e composti altamente inquinanti e nocivi per la salute pubblica.


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Pubblicato il 11 Novembre 2014
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