Rocco Hunt: “Grazie Varese per la bella accoglienza”
Il rapper napoletano ha fatto tappa alla Casa del Disco di Piazza Podestà per il firma-copie del suo ultimo album "A verità 2.0" ed è stato accolto dai fan
Ha portato tutta la sua energia e la sua solarità. Rocco Hunt ha fatto tappa a Varese, alla Casa del Disco di piazza Podestà per presentare il suo nuovo disco "A verità 2.0", uscito oggi in tutti gli store, ed è stato accolto dai fan. Una cinquantina, tra ragazzi e ragazze, hanno voluto incontrare il ragazzo di Napoli che con le sue rime è arrivano in cima alle classifiche.
«Grazie a tutti. Sono contento che il mio messaggio sia arrivato anche qui, mi fate sentire a casa» ha detto Rocco Hunt ai fan, per poi improvvisare dei versi in rima tutti dedicati a Varese. Rocco ha poi firmato a tutti i presenti il disco, regalando un sorriso e facendo fotografie. Un bel momento per il ragazzo di Napoli che dopo la vittoria all’ultimo festival di Sanremo tra le giovani proposte ha visto un percorso tutto in discesa.
«E’ un anno difficile da raccontare perchè è stato talmente tanto intenso che a volte ci siamo persi qualcosa per strada – spiega il rapper, -. Sono contento di essere qua ed è bello trovare un’accoglienza così bella a tanti chilometri da casa mia. E’ una soddisfazione. Siamo partiti che era "Nu journo buono" e ora è diventato "Nu anno buono"». Sarà che da buon napoletano si porta sempre dietro un cornetto rosso: «L’ho portato con me durante tutto il festival di Sanremo, l’ho regalato a tutta la sala stampa, ai giornalisti e mi ha portato bene. Adesso l’abbiamo messo anche nel disco. Se ha portato bene a me, lo porterà anche agli altri».

Un bell’incontro quello di Varese che ha visto il rapper trovarsi faccia a faccia con fan capaci di cantare a memoria tutto il suo nuovo album: «Credo che quello che conti veramente è il rapporto con i fan, le persone che sono qui oggi e quelle che ho incontrato durante quest’anno». E a chi gli chiede qual è la sua verità, come recita il titolo del suo ultimo disco, risponde: «E’ quella di essere rimasto sempre lo stesso, quella di raccontare la mia verità. Questo disco è un altro step e sono contento se i messaggi vengono recepiti. C’è un pezzo che parla delle spose bambine in Iran. Non ho la pretesa di dire la verità, racconto il mondo come lo percepisco io».
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