Alta tensione sul progetto di sistemazione della frana di Somma
Il Comune ribadisce la volontà di collaborare ma con la Regione è scontro. Senza le risorse dell'Amministrazione salta il piano del Consorzio da 4 milioni di euro
Per un nuovo confronto sul piano di riqualificazione dell’area interessata dalla frana del belvedere di Somma Lombardo bisognerà attendere il 23 dicembre. Sarà allora che le istituzioni coinvolte si risiederanno al tavolo per trattare una soluzione su quello squarcio aperto sulla sponda del Ticino che si è inghiottito la casa di un’intera famiglia.
Il Comune di Somma ribadisce la volontà di una piena collaborazione ma non si possono ignorare le tensioni esistenti tra l’Amministrazione e la Regione dopo la lettera di fuoco partita dal capoluogo lombardo firmata del Direttore Generale dell’Ufficio Territorio Paolo Baccolo secondo il quale la posizione del Comune vanifica il lavoro e i soldi messi a disposizione da Palazzo Lombardia.
Il nocciolo della questione è l’approccio che si intende dare all’intervento di sistemazione della frana. Il progetto realizzato dal Consorzio Est Ticino Villoresi prevede una risistemazione che comprende il punto di vista della sicurezza ma anche del recupero visivo ripristinando tutto il versante. Su questo la Regione ha già investito e ha messo a disposizione anche 2,6 milioni di euro sui 4 previsti per l’intervento complessivo.
La linea del Comune, invece, è quella di andarci con i piedi di piombo cominciando con la messa in sicurezza dell’area nell’attesa di un quadro più definito sulle responsabilità prima di procedere ad un intervento complessivo, giudicato la soluzione migliore ma anche eccessivamente costosa.
L’assessore Alberto Bilardo, come anticipato alcuni giorni fa, è fermo sul piano economico: «il Comune anche volendo non ha 800mila euro da investire e non lo può fare – spiega Bilardo -. Se a questo aggiungiamo che l’incertezza sul piano della determinazione delle responsabilità non permette neanche di ipotizzare una copertura finanziaria dell’operazione con le assicurazioni coinvolte, per noi diventa difficile intervenire». Su questa base l’assessore ribadisce la necessità di un passo indietro sull’intervento che dovrà cominciare, invece, dalle opere essenziali del valore di circa 1,5 milioni di euro da mettere in campo subito per la messa in sicurezza. «Quando avremo un quadro più chiaro e ci sarà anche un confronto con le assicurazioni potremmo discutere sull’intervento complessivo».
Dalla lettera della Regione però emerge una posizione molto netta e dura nei confronti della linea seguita dal Comune, tanto che vi si dice, testualmente, che “la responsabilità di ciò che avverrà è di chi con il suo operato ha impedito la realizzazione di un progetto già finanziato”.
Un’opportunità sfumata che dall’opposizione il Partito Democratico stigmatizza con preoccupazione perché fa ricadere il costo complessivo e insostenibile interamente sul Comune di Somma.
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