Nasce l’Emporio solidale il “supermercato” per le famiglie più bisognose

È il primo in Lombardia e avrà sede nella parrocchia della Brunella. Sugli scaffali si troveranno generi alimentari confezionati e freschi, si potrà fare la spesa con una card a punti, rilasciata in base alla dichiarazione Isee. Don Marco Casale (Caritas): «Contiamo di sostenere 200 persone in un mese»


Nasce a Varese l’Emporio solidale
, un supermercato dove le persone in condizioni di reale povertà potranno fare la spesa alimentare gratuitamente con una card a punti. L’inaugurazione dell’emporio, che si trova all’interno della parrocchia della Brunella, dove già ci sono una serie di servizi della Caritas per sostenere le persone e le famiglie più bisognose, è prevista per il 15 febbraio prossimo. (nella foto don Marco Casale)
Al nuovo emporio, il primo in Lombardia, potranno accedere da via Marzorati le persone dotate di badge, configurato a seconda del servizio prescelto e necessario per superare il tornello di ingresso. Il criterio invece per ottenere la card è il reddito certificato dalla dichiarazione Isee rilasciata dai servizi fiscali delle Acli, partner del progetto. «Questo servizio – spiega don Marco Casale, responsabile provinciale della Caritas – vuole essere un supporto reale a quei nuclei famigliari al di sotto della soglia di povertà, facendosi carico della spesa alimentare mensile, e al tempo stesso essere uno strumento di educazione alla spesa alimentare per queste famiglie. La logica non è assistenzialista, ma dare un supporto per ripartire».

Un esempio – Una famiglia di quattro persone che ha un reddito complessivo di 800 euro, riceverà una card con l’equivalente in punti di 400 euro. Alla fine di ogni mese ogni nucleo famigliare sarà monitorato perché lo scopo, oltre al sostegno concreto, è anche stimolare una spesa intelligente, evitare gli sprechi ed educare ad un’alimentazione sana ed equilibrata. «Ci confronteremo con le famiglie – continua don Marco – perché questa iniziativa vuole dare un supporto ai centri di ascolto sui vari territori. Inoltre, il confronto sarà anche sulle problematiche del lavoro, la cui perdita è quasi sempre alla base della caduta in povertà. Contiamo di poter sostenere almeno 200 persone in un mese».

Cosa si troverà sugli scaffali dell’Emporio e chi lo gestirà – Uno degli aspetti innovativi sarà la presenza del cibo fresco oltre, naturalmente, agli alimenti confezionati. Una scelta che impone una gestione complessa delle derrate con frigoriferi, un furgone attrezzato per il trasporto e una formazione mirata del personale. Per l’approvvigionamento la Caritas provinciale, oltre a contare sull’aiuto delle persone, vuole far leva concretamente sul concetto di rete con altre realtà che già concretamente operano in questo settore e sensibilizzare la grande distribuzione sul tema dell’invenduto e dello spreco alimentare. «È chiaro che il coinvolgimento di alcuni soggetti, dipenderà molto dalla professionalità delle nostra richiesta» precisa don Marco.
L’Emporio sarà gestito da due dipendenti: un magazziniere e una commessa con funzione sociale, cioè in grado non solo di gestire lo spazio ma anche le informazioni e i rapporti degli enti che inviano le varie persone per la spesa. Per incrociare i dati delle persone che utilizzeranno l’emporio ed evitare sovrapposizioni con altri enti sarà predisposta una piattaforma digitale.

Chi partecipa al progetto – La fase di avvio è sostenuta economicamente da più soggetti a partire dalla Fondazione Sorgente delle AcliFondazione Ubi Banca, Banca d’Italia, dai fondi dell’8 per mille destinati alla Caritas e dal Rotary. Il progetto per la promozione è sostenuto dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto, Monelli della Motta, Fondazione Piatti, Associazione Varese è con te, Associazione nazionale Alpini, Sestero onlus, Associazione studenti dell’Insubria e Amici di casa San Carlo. Il 7 gennaio nella sede dei Monelli della Motta a Varese ci sarà un incontro aperto a tutte le associazioni per la presentazione di “Varese solidale”, un nuovo modello di rete reale tra le associazioni presenti sul territorio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Dicembre 2014
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