“Un momento difficile, ma riusciremo a fare le nozze con i fichi secchi”
Il Presidente della Provincia Vincenzi e quello della Camera di Commercio Scapolan hanno incontrato gli studenti del centro di formazione. Hanno parlato di lavoro, di difficoltà e di prospettive
Visita ufficiale del nuovo Presidente della Provincia Gunnar Vincenzi al Centro di Formazione professionale di Tradate. Un centro storico dell’Agenzia Formativa dove il neo Presidente ha incontrato i ragazzi che seguono corsi tri-quadriennali di natura prettamente laboratoriale. Nella visita è stato accompagnato dal presidente della Camera di Commercio Roberto Scapolan, dal Sindaco di Tradate Laura Cavallotti, accolti dal presidente del consiglio di amministrazione dell’Agenzia formativa Giuseppe Zingale e dal direttore Sonia Prevedello.
Tra i temi affrontati da Vincenzi e Scapolan quello del lavoro: «Non si può più parlare in generale e banalizzare – ha chiarito Scapolan – la situazione è sotto gli occhi di tutti. Viviamo in un momento congiunturale difficile e il nostro paese è chiamato a fare una svolta, soprattutto in campo burocratico e formale. In Italia, abbiamo costi alti: non certo per la manodopera in sé. Io ritengo che l’art.18 sia un falso problema, così come il livello delle retribuzioni. Dovete sapere, però, che all’azienda, ogni lavoratore costa il doppio. E poi ci sono i costi energetici che incidono per il 20% sul prezzo finale di un prodotto: gli altri paesi confinanti non hanno queste spese. Abbiamo davanti una sfida obbligatoria: dobbiamo innovare, ma non possono chiederci di fare tutto e subito. Voglio rassicurarvi : il nostro è un territorio che è sempre stato capace di fare “le nozze con i fichi secchi”. Ora sapremo farle anche senza fichi…»
«Speriamo!» ha commentato uno studente del laboratorio di meccanica
L’impegno della Provincia è quello di far incontrare mondo della formazione e mondo economico: « È un nostro obiettivo continuare a far dialogare i due mondi perché procedano insieme» ha raccontato il Presidente Vincenzi che probabilmente domani saprà se la Regione manterrà in capo alle Province le competenze sulla formazione professionale o se le avocherà a sé.
L’importanza di stage aziendali è stato sottolineato dal direttore Prevedello: « Nonostante le difficoltà che continuano ad aumentare anche a causa della burocrazia, noi possiamo sempre contare su un gruppo di aziende piccole e medie che accolgono i nostri ragazzi. Sono i nostri naturali interlocutori e i nostri giovani spesso riescono a inserirsi nelle realtà produttive proprio grazie a queste esperienze».
Conoscenze, competenze ma anche aperture culturali importanti, come ha sottolineato il sindaco di Tradate Laura Cavallotti che ha ricordato l’esperienza del CFP e del liceo Curie: « I ragazzi si sono incontrati e hanno collaborato: gli studenti del CFP hanno insegnato il CAD CAM ai liceali che hanno ricambiato con approfondimenti di matematica e inglese. Un bello scambio, importante sulla via della collaborazione nella società in cui si troveranno a operare».
La visita è poi proseguita tra aule e laboratori mentre si attende di conoscere cosa sarà della formazione professionale: « «E’ stata una visita interessante e che mi ha fatto conoscere da vicino la realtà dell’Agenzia formativa e le sue molteplici attività – ha commentato Vincenzi – In questo momento l’Ente Provincia sta vivendo un momento di trasformazione e nelle prossime settimane conosceremo anche le deleghe che ci verranno assegnate. Fin da ora posso però dire che, se la Formazione rimarrà di competenza della Provincia, sarà impegno di questa amministrazione lavorare per stimolare e implementare l’attività formativa e coinvolgere maggiormente il mondo imprenditoriale. L’obiettivo è quello di preparare al meglio i ragazzi e renderli “appetibili” per le esigenze delle imprese».
La formazione professionale, infatti, è un settore delicato su cui pende una forte riduzione di fonti. L’allarme è già stato lanciato dai sindacati confederali preoccupati per lo svilimento di un settore determinante anche per drenare la continua fuga dalla scuola dei giovani italiani: il nostro paese è secondo in Europa per tasso di abbandono, più del 17% degli studenti mollano senza ottenere alcuna certificazione.
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