Esproprio errato negli anni ’80. Oggi il comune deve pagare 1 milione di euro
Il sindaco Poretti ha comunicato in consiglio comunale l'esito della sentenza di secondo grado sul ricorso presentato da una famiglia del paese: "Ricorreremo in cassazione, ma escludo il rischio default"
Trent’anni fa venne conteggiato in maniera errata il rimborso dovuto a un esproprio e ora il Comune deve pagare circa 1 milione e 100mila euro a una famiglia di Castiglione Olona. Lo ha comunicato, non senza disagio, il sindaco Emanuele Poretti, durante il consiglio comunale che si è svolto martedì sera, 24 febbraio, alla presenza degli avvocati che stanno seguendo la causa. La sentenza è stata emessa in secondo grado, in appello, e ora per l’amministrazione comunale non resta che ricorrere in Cassazione e richiedere la sospensione della sentenza.
Il problema emerso durante la comunicazione del sindaco Poretti è che la sentenza è immediatamente esecutiva: il rimborso va pagato entro 120 giorni dalla ricezione della notifica, depositando la cifra alla cassa depositi e prestiti. Anche se il Comune ricorre in cassazione. Questo inciderà notevolmente sul bilancio comunale del 2015, attualmente in fase di stesura. Una situazione che porta l’amministrazione a trovarsi in cattive acque dal punto di vista delle risorse economiche.
Tutto risale alla fine degli anni ’80 quando l’allora amministrazione comunale guidata da Ferruccio Cecchetto procedette con gli espropri dei terreni della famiglia Colombo. La cifra dell’indennizzo era stata fissata a 18mila lire al metro quadro dalla apposita commissione provinciale. Poi si sono succedute diverse controversie e sospensioni, dovute anche alla morte di proprietari. La causa è comunque andata avanti con gli eredi, fino alla sentenza emessa in questi giorni: l’importo pagato, secondo la sentenza, non era congruo. Ora il risarcimento che il comune dovrà pagare.
«Al di là del ricorrere in Cassazione avanzeremo la richiesta di sospensione l’immediata esecutività, almeno fino ad esito del giudizio di Cassazione – spiega il sindaco Poretti -. Non sarà una cosa semplice ma è doveroso farlo. È innegabile che tutto questo siua una pesante tegola che arriva all’improvvisoavvenga, dopo quasi 30 anni. Questa sentenza andrà ad influire per i prossimi anni sulle scelte amministrative. Escludo il rischio di default, ma visto il periodo di crisi avrà un’incidenza fondamentale sulle scelte future. Diciamo che tutta la vita politico amministrativa dei prossimi anni sarà condizionata da questa situazione».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.