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Un viaggio nel tempo al Monastero di Cairate
Al via la realizzazione di un innovativo percorso museale multimediale, a cui seguirà il restauro di un'altra parte dell'ex monastero benedettino: il progetto è sostenuto da Fondazione Cariplo come "intervento emblematico"
Dai Longobardi al medioevo, e poi ancora fino all’età napoleonica: così il Monastero di Cairate racconterà la sua storia, incentrata proprio sulla eredità longobarda in Lombardia.Un progetto finanziato da Fondazione Cariplo come progetto emblematico della nostra provincia. «Con questa iniziativa non solo si arricchisce il patrimonio artistico del nostro territorio, ma anche a livello nazionale. Il complesso è inserito in una zona significativa da un punto di vista storico e culturale, che deve essere rivalutata, perchè disponiamo di posti bellissimi», così il presidente della Provincia di Varese Gunnar Vincenzi commenta il progetto che intende portare a compimento il restauro e il recupero funzionale dell’ex monastero di Santa Maria Assunta di Cairate.
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Aperto al pubblico dal 24 maggio 2014, il Monastero dell’Assunta risale alla prima metà dell’VIII secolo, epoca di trasmissione della cultura benedettina, e costituisce uno dei primi insediamenti monastici in Lombardia, legato alla vicina presenza del Castrum di Castelseprio e del Monastero di Torba (clicca qui per scoprire la Lombardia Longobarda). Oggi venerdì 6 febbraio, si è svolta la presentazione del progetto del Polo Museale, dove sono intervenuti Matteo Scaltritti, presidente degli Studi Patri di
Gallarate, la dottoressa Valeria Mariotti, oltre al presidente della Provincia, il vice Giorgio Ginelli e il sindaco di Cairate Paolo Mazzucchelli.
Un intervento di pregio, che la Fondazione Cariplo ha finanziato destinando al "Polo Museale del Medioevo nel Seprio" ben 2.500.000 euro (su un importo complessivo di £ 3.800.000), stanziato grazie al bando "Interventi emblematici maggiori" che ha individuato 5 progetti strategici in provincia (clicca qui per gli altri interventi).
Il progetto prevede, innanzitutto, la realizzazione di diverse sezioni museali. La visita partirà dal percorso multimediale nel chiostro rinascimentale, articolato in tre sezioni: da quella del Medioevo tardo antico, a una sul monachesimo medioevale, passando per quella sul Romanico in Lombardia. «Attraverso un "Tunnel nel tempo" sarà possibile vedere il volto dei Longobardi», spiega la dottoressa Valeria Mariotti. Un allestimento che propone «un percorso innovativo, all’avanguardia con la tecnologia» aggiunge l’architetto Matteo Scaltritti. «Questa soluzione prevede l’installazione di schermi curvi retroproiettanti, con immagini ad alta definizione in movimento» che rappresentano personaggi dei vari periodi storici che il monastero ha attraversato nell’arco di oltre dieci secoli. Nella sezione del "Museo delle Archeoscienze" saranno a disposizione dei visitatori anche dei video di scienziati che studiano la fisionomia dei Longobardi e ricostruzioni in 3D.
All’interno del progetto è previsto anche il recupero funzionale dei rustici dell’abbazia, a sostegno delle attività espositive e il restauro architettonico della chiesa attigua dei Santi Ambrogio e Martino: l’aula ecclesiastica (separata dall’aula delle monache ai tempi della soppressione in età napoleonica) verrà adibita ad auditorium del museo. Una parte dell’edificio è invece già oggi destinata a spazi comunali.
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