Come funzionerà il “bilancio partecipato”?
Nel bilancio del Comune è prevista quest'anno anche una quota di 300mila euro da impiegare sulla base delle preferenze dei cittadini: ecco qual è il percorso previsto
Gallarate sperimenta per la prima volta il bilancio partecipato: una quota di spesa pubblica (300mila euro per il 2015) da destinare opere d’investimento che i cittadini potranno scegliere, tra una serie di proposte.
Il bilancio partecipato è una realtà in diversi Comuni: in provincia c’è stata per esempio una esperienza per diversi anni a Cardano al Campo. Ora si prova anche a Gallarate, dove è prevista una quota all’interno della parte dedicata agli investimenti (qui un quadro completo del bilancio e delle opere previste). «Abbiamo stanziato a bilancio 300mila euro nella parte Investimenti» spiega l’assessora alla partecipazione Cinzia Colombo. «I cittadini possono scegliere tra una serie di interventi sulla cura della città».
Come potranno scegliere i cittadini la destinazione dei 300mila euro? «Stiamo ragionando su una quindicina di proposte concrete e realizzabili: un elenco su cui i cittadini potranno votare ed esprimersi, quindi con una scelta vera. Sono proposte che l’amministrazione comunale sta preparando sulla base di segnalazioni e proposte dei cittadini che sono arrivate negli ultimi anni. Il principio è di creare partecipazione e non guerre tra quartieri: certamente si tratterà di opere poste in una zona, ma rivolte all’interesse di tutta la città».
Qualche esempio di queste proposte? «Le proposte vorremmo portarle insieme in commissione consigliare, non le anticipo tutte ora. Per esempio abbiamo una richiesta per nuovi orti urbani, ma ricordo anche la richiesta di un’area skate che era arrivata più volte da gruppi di giovani».
Al di là del principio, però, come farete valutare le idee? Non sarà una consultazione generica su social network, ma una vera votazione, anche con momenti di confronto: «Sarà aperta una pagina dedicata sul sito, per spiegare come votare le proposte: pensiamo di far partecipare tutti i gallaratesi sopra i 16 anni, con la possibilità di esprimere la preferenza online o su scheda cartacea. Per la raccolta stiamo pensando di coinvolgere anche una serie di luoghi “istituzionali”, ad esempio la sede 3SG a Ronchi. E poi una giornata dedicata alla partecipazione, per portare la scelta dei progetti anche nei quartieri che non hanno un punto di riferimento dove raccogliere i voti».
Il bilancio generale del Comune dovrebbe essere approvato entro marzo: per le scelte del bilancio partecipato che temi ci sono invece? «Stiamo individuando modalità per realizzarle concretamente, quindi anche sulle tempistiche. Nel giro di qualche settimana avremo pronto il calendario, da aprile contiamo di partire con le presentazioni ai cittadini. Entro fine maggio vorremmo avere gli esiti della votazione, poi la progettazione a partire dall’estate. Tutte le proposte hanno comunque alle spalle uno studio di fattibilità minimo».
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