Il Jobs Act non migliorerà la situazione

Erano oltre 350 i delegati presenti all’attivo della Fiom Cgil a Malpensafiere. Il segretario provinciale, Stefania Filetti, era più che soddisfatta perché la presenza del leader nazionale Maurizio Landini, da una parte, e la qualità degli interventi, dall’altra, hanno reso la mattinata interessante. Tra i temi affrontati: la situazione delle aziende di Finmeccanica, la necessità di ampliare la rappresentanza, l’importanza di riscoprire le origini del fare sindacato (per ben due volte è stato scomodato il padre fondatore Giuseppe Di Vittorio) e la riforma del lavoro. «L’aspetto che caratterizza la Fiom di Varese – spiega Filetti – è sempre stata la capacità di confrontarsi su più temi e su diverse posizioni. L’essere parte di un grande sindacato significa mettere al centro la pluralità di idee».

I delegati hanno riservato un’accoglienza molto calorosa al segretario nazionale Landini che si è fermato al centro fiere di Busto Arsizio ben oltre la mattinata. «Un lunedì particolare» lo ha definito il segretario provinciale Umberto Colombo. «La scelta di Stefania Filetti di contestualizzare la situazione che stiamo vivendo sul territorio è stata azzeccata. Nel nostro distretto, così importante per la metalmeccanica, la situazione non è migliorata e certamente non sarà il Jobs Act a migliorarla. In una fase dove servirebbero investimenti all’economia, si tagliano i diritti dei lavoratori. Una scelta che il sindacato non puo’ accettare. Quando ho iniziato a lavorare in una metalmeccanica di Legnano, la prima cosa che mi hanno insegnato gli operai più anziani è che i diritti di cui godevo erano il risultato delle loro lotte sindacali».