L’albergo di via Magenta e il sogno sfumato di Malpensa
La torre di 8 piani non ha mai aperto mentre l'impresa costruttrice è fallita da diversi anni. Doveva servire lavoratori e viaggiatori dell'aeroporto che sognava di diventare hub

Un albergo fallito prima di iniziare la sua attività. La si può definire così la torre di otto piani che svetta in via Magenta e che non ha mai visto l’apertura. Attualemente è bloccata nelle more di un fallimento, quello della Begnini Costruzioni di Urgnano (Bg) che va avanti ormai da almeno tre anni. Le ultime notizie risalgono al dicembre del 2014 quando l’impresa di costruzioni ha presentato una nuova proposta di concordato al tribunale di Bergamo.
La torre di via Magenta, nel frattempo, resta chiusa e in preda al degrado che lentamente comincia a prendere possesso della struttura. Costruita nei primi anni duemila nell’ambito di un progetto dell’Aler, che ha realizzato gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica che la circondano, era stata realizzata sull’onda dello sviluppo dell’aeroporto di Malpensa, essendo posizionata a poche centinaia di metri dalla stazione delle Ferrovie Nord che collegano Busto con Milano e l’aeroporto. Subito dopo il suo completamento è iniziata la lenta e inesorabile crisi dell’aeroporto, l’apertura dello Sheraton all’interno dello scalo ha acuito il problema di trovare un compratore e – infine- la crisi della stessa impresa di costruzione ha fatto il resto. Anche la sala convegni, usata per qualche iniziativa pubblica, è abbandonata a se stessa.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un complesso alberghiero abbandonato e dimenticato, preda dei vandali e inutilizzabile ad altri fini se non con a seguito di un altro grosso intervento edilizio. Ora cheanche il treno di Expo 2015 è passato questa è l’eredità che rimane e Busto Arsizio mentre sfuma il sogno della grande Malpensa.
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