Mascioni, la rsu scrive ai sindaci della comunità montana
I sindacati hanno invitato gli amministratori locali a un tavolo per approfondire la situazione attuale della azienda tessile del Gruppo Zucch

La Rsu (rappresentanza sindacale unitaria) della Mascioni spa ha scritto al presidente e ai sindaci della Comunità Montana. L’obiettivo è invitare gli amministratori locali a un tavolo per approfondire la situazione in cui versa l’azienda tessile del Gruppo Zucchi. L’invito è aperto a tutti gli amministratori politici locali e alle organizzazioni sindacali.
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Cari Sindaci dei comuni della Comunità Montana,
Caro Presidente della Comunità Montana,
Nel corso delle ultime settimane avrete probabilmente appreso dalla stampa locale e nazionale l’ appello che le nostre rappresentanze sindacali di settore hanno rivolto agli amministratori della nostra capo gruppo Zucchi spa ed alle banche azioniste e finanziatrici perché pervengano, con sollecitudine, ad un accordo volto a garantire continuità alle attività produttive dello stabilimento sito in Cuvio, ed a ristabilire un clima più sereno per elaborare un appropriato piano industriale, adatto alle sfide imposte dalla competizione internazionale nel nostro comparto di competenza.
Da almeno un lustro ormai anche la nostra unità produttiva, che tanta ricchezza e visibilità ha offerto alla Valcuvia, e non solo, nel corso della sua storia ultra cinquantenaria, soffre importanti perdite economiche nonostante il ridimensionamento già subito in termini occupazionali.
Purtroppo le amministrazioni aziendali succedutesi nel corso degli ultimi dieci anni non hanno saputo o voluto affrontare con la necessaria determinazione e visione la realtà che si andava delineando nel settore tessile, indirizzandoci verso un progressivo quanto inesorabile declino: sia in termini di mancati investimenti che di adeguamento alla domanda di mercato dettata dai gusti e bisogni della generazione smart e della filiera contemporanea.
Poiché la domanda occupazionale locale alternativa per i 323 dipendenti coinvolti, non presenta capacità di riassorbire una offerta così importante in termini numerici e di qualità professionale, senza ignorare inoltre l’impatto sull’ indotto nell’ alto varesotto; siamo a chiederVi ogni Vostro coinvolgimento attivo e partecipato, se non emotivo quantomeno razionale, in ragione della rilevanza sociale e nel tessuto produttivo delle quali il nostro stabilimento ha buona ragione di ritenersi investito.
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L’ALTRA EUROPA DEL ALTO VARESOTTO è SOLIDALE CON I DIPENDENTI DELLA MASCIONI SPA. , CON L’AUGURIO DELLA CONTINUITA’ OPERATIVA DELLA AZIENDA PORTANDO TRANQUILITA’ ALLE LORO FAMIGLIE.