Forza Italia: “Chiediamo il ritiro delle delibere sul cementificio”
La lista civica “Noi per Lonate”, il cui capogruppo è Lucia Iatesta, esponente di Forza Italia, ha presentato giovedì una mozione per far revocare le due delibere adottate
La lista civica “Noi per Lonate”, il cui capogruppo è Lucia Iatesta, esponente di Forza Italia, ha presentato giovedì una mozione per far revocare le due delibere adottate dal Sindaco e dalla Giunta per la realizzazione del “cementificio” tra le vie Vittorio Veneto e Per Torba in territorio di Lonate.
«La mozione riporta, in premessa, le motivazioni per le quali quel tipo di insediamento nell’area individuata, non era adeguato né compatibile – spiega la Iatesta -. A titolo di esempio: il progetto è in contrasto con il Piano del Governo del Territorio approvato, in quanto l’area è individuata come ambito agricolo sia all’interno del Piano Territoriale Provinciale che del PGT del Comune e quindi il Comune di Lonate Ceppino, con l’approvazione nel proprio PGT di tale ambito ha recepito anche il vincolo prescrittivo posto dalla Provincia; l’insediamento per il quale il Comune ha proposto una variante al PGT comporta inoltre un consumo di suolo agricolo non adeguatamente compensato».
«La stessa mozione è stata inoltrata per opportuna conoscenza anche alla Provincia di Varese – prosegue l’esponente di Forza Italia -. La Provincia, a seguito delle preoccupazioni manifestate da diversi soggetti (cittadini ivi residenti, Lega Ambiente, gruppo di minoranza Noi per Lonate) è intervenuta perché ha ascoltato il territorio e verificato la fondatezza delle questioni evidenziate. Capisco e mi dispiace che il Sindaco Massimo Colombo non comprenda cosa voglia dire la parola ascolto ma non per questo si può permettere di accusare chi invece amministra prestando attenzione al territorio avendone, peraltro, il ruolo».
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In altre epoche quando FI viaggiava sul 20-30% di consensi mai si sarebbero svegliati con una simile proposta. Consumo di suolo? PGT? Parole sconosciute al partito dei condoni edilizi e della cementificazione selvaggia.
Ora in tempi di carestia fan tutti i preoccupati per il territorio.