Milano devastata nel giorno di Expo, ma la città è al lavoro per ripartire
Negozianti e cittadini di sono mobilitati subito. Pisapia: «Bisogna fare di tutto per isolare, individuare e punire chi ha provocato danni»

Hanno iniziato da subito, nel pomeriggio di venerdì 1 maggio, a ripulire la città. Sono i proprietari dei negozi vandalizzati, semplici cittadini al fianco degli operatori ecologici mobilitati dal Comune.
Il risveglio è ancora cupo per Milano, nonostante la giornata di sole. I danni provocati nella giornata di inaugurazione di Expo 2015 da chi, con la scusa di manifestare contro l’esposizione, ha devastato parte della città sono sotto gli occhi di tutti. Macchine e negozi dati alle fiamme, lanci di pietre. Le forze dell’ordine stimano in circa 1000-1500 le persone responsabili di tutto questo.
«Milano non può accettare nessun tipo di violenza che crea danni enormi alla città e ai cittadini – è il commento di Giuliano Pisapia -. Bisogna fare di tutto per isolare, individuare e punire chi ha provocato danni non solo economici a una città che ha nel suo Dna il ripudio stesso della violenza».
Fra le forze dell’ordine il bilancio è di 11 feriti. «Un grazie – continua il sindaco – da parte mia a tutti gli agenti delle Forze dell’Ordine, della Polizia Locale e dei Vigili del Fuoco che in questo momento sono ancora impegnati per evitare che la città subisca ulteriori danni da parte di chi non ha alcun rispetto del bene comune».
Ora si lavoro per ripulire la città, che ieri sera è vista costretta a vivere il finale della giornata di inaugurazione (l’opera alla Scala) con la piazza blindata. «Da parte nostra, fin d’ora, mobiliteremo tutte le forze per ripulire e sistemare al più presto le zone coinvolte e chiediamo a tutti cittadini di dare un segnale di civiltà e democrazia, collaborando con noi per riparare i danni provocati da soggetti che possono essere definiti solo idioti, oltre che criminali. Faremo di tutto perché i responsabili di fatti gravissimi e inaccettabili vengano individuati e risarciscano i danni morali e materiali», ha concluso il Sindaco.
Fra le iniziative di “pulizia” organizzate c’è quella lanciata dal PD milanese che chiama a dare una mano domenica 3 maggio con lo slogan “Nessuno tocchi Milano“. “Appuntamento per domenica 3 maggio ore 16 in Piazza Cadorna, i cittadini si riprendono Milano: scenderemo in strada “armati” di spugne e detersivo, per dare un contributo e ripulire dalle scritte e dai danni quanto ancora rimane da sistemare”.
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E’ inconcepibile permettere a questi vigliacchi codardi di poter fare quello che vogliono! La Polizia ha le mani legate e questo fa’ “andare a nozze” questi delinquenti. Se tanto mi da’ tanto, cosa potrebbe succedere se quelli dell’ISIS dovessero fare un atto terroristico? La Polizia DEVE intervenire, con manganelli, lacrimogeni e anche con altro, se serve! Fintanto che tutto rimarrà così, come possiamo sentirci sicuri?
A chi giovano queste azioni criminali? A chi manifesta pacificamente per esprimere il suo legittimo dissenso a questioni sociali di malcostume e negazione dei diritti o a chi vorrebbe impedirgli di farlo? E’ mai possibile che non si sia ingrado di prevenire e arginare questi “guerriglieri” che hanno una struttura ben collaudata e ben organizzata; quindi non invisibile. Cosa fanno i nostri Servizi Segreti?