Un dottorando dell’Insubria in Inghilterra per “spiegare” la Scienza
Come spiegare in modo innovativo la scienza. Un dottorando dell'Insubria rappresenta l'Italia al Cheltenham Science Festival
Luca Perri è impegnato, in questi giorni, a Cheltenham, in Inghilterra, a rappresentare i colori italiani nel Cheltenham Science Festival, uno dei più importanti festival scientifici al mondo.
Il dottorando in Fisica e Astrofisica ell’Università dell’Insubria è stato invitato in qualità di campione italiano di “FameLab, un concorso internazionale di divulgazione scientifica dedicato a studenti, dottorandi e ricercatori sotto i 40 anni di età.
La caratteristica della competizione, che vede impegnati rappresentanti di tutte le nazioni partecipanti, è quella di spiegare, in tre minuti, su un palco, davanti a un pubblico generico in modo innovativo e divertente un argomento scientifico che li appassiona, senza l’ausilio di presentazioni audio e video, ma solo con eventuali oggetti di dimensioni abbastanza ridotte da poter essere portate a mano sul palco dal concorrente stesso.
Luca Perri, bergamasco, 28 anni, lo scorso 9 maggio 2015, a EXPO 2015, ha spiegato come la scienza proceda per errori e approssimazioni nella sua ricerca asintotica della “verità”, senza mai poterla raggiungere. Evidenziando infine le insidie nascoste nel comunicare le scoperte scientifiche al pubblico, è riuscito ad aggiudicarsi sia il premio della giuria composta di esperti di scienza – docenti universitari – e di comunicazione – registi e giornalisti – sia quello del pubblico.
«Mi è stato chiesto se il tempo speso nella comunicazione scientifica sia tempo sprecato, tolto alla ricerca. Penso invece che sia un dovere e un investimento: se, in tempi difficili e di crisi come quelli in cui ci troviamo, devo chiedere alla società e ai cittadini di finanziare le mie ricerche e il mio lavoro, è mio compito spiegare loro perché sia importante farlo. Ma per riuscirci, oltre a dirgli quello che faccio, devo spiegare loro come lo faccio. Da qua l’idea di evidenziare un aspetto diverso del funzionamento del metodo scientifico in ognuno dei quattro pezzi presentati a FameLab» ha spiegato Perri.
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