L’Università dell’insubria racconta la storia degli ebrei dell’Aprica

Il documentario "Gli zagabri" di Chiara Longo ripercorre la storia di un gruppo di ebrei internati nel 1943 nel piccolo paese della Valtellna

Gli zagabri storia degli ebrei internati all'aprica

È prodotto dal professor Giovanni Porta, genetista dell’Università degli Studi dell’Insubria, il documentario diretto da Chiara Francesca LongoGli Zagabri”, sulle vicende di un gruppo di ebrei provenienti da Zagabria e internati ad Aprica. Proprio nella località orobica, nella sala centrale del Comune di Aprica, il prossimo 20 luglio, alle ore 21.15, e a seguire il 9 di agosto, sarà proiettato l’intero filmato, prodotto in collaborazione con Anpi, Università degli Studi dell’Insubria, BIM, Comune di Aprica. Le musiche sono di Delilah Sharon Gutman.

Nel 1943 un gruppo di ebrei provenienti da Zagabria, sfuggiti all’occupazione nazista della ex Jugoslavia riesce a raggiungere l’Italia. A seguito delle leggi razziali, alcuni di loro vengono internati dal regime fascista in un piccolo paese della Valtellina, l’isolata e verde Aprica. Le famiglie contadine dovranno quindi ospitare nelle loro case i nuovi arrivati; l’iniziale diffidenza si trasforma in poco tempo in un legame assai più profondo, fino all’epilogo dell’8 settembre, quando molti ebrei saranno costretti a fuggire verso il confine svizzero, aiutati dagli stessi abitanti che sfideranno il regime per salvarli.

Tra gli altri, conosceremo Vincenzo Negri, il “Caramba”, partigiano delle Fiamme Verdi che ci racconterà le storiche vicende della Brigata Mortirolo, che tenne in scacco migliaia di tedeschi sul confine svizzero, in una Valtellina assediata da fascisti e tedeschi per via del ridotto, che doveva garantire una via di fuga a Mussolini. Questi partigiani furono operai e contadini, che giovanissimi scelsero di sfidare il regime, a volte anche a costo di sacrificare la loro giovane vita, come nel caso di Attilio Stampa, i cui funerali furono una vera e propria rivolta popolare.
Il video racconta la guerra e il risveglio delle coscienze nella piccola comunità alpina attraverso l’amicizia con gli ebrei “erranti” di Zagabria, fino alla liberazione.
Sempre dalla collaborazione tra il professor Porta e Chiara Longo – e con il patrocinio dell’Università degli Studi dell’Insubria – è nato il filmato “Sono razzista ma sto cercando di smettere” sull’inesistenza del concetto di razza umana, con la voce di Patrizio Roversi, e la partecipazione di Guido Barbujani, Genetista e Telmo Pievani, filosofo della scienza. Il video è online su Youtube e ha totalizzato oltre 3500 visualizzazioni.
Entrambi i contenuti saranno disponibili a breve anche sui canali social e sul sito dell’Università degli Studi dell’Insubria.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Luglio 2015
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