Serafini: “Via per forza, ma il biancoblu mi rimarrà nel cuore”
Con una lettera l'ormai ex capitano della Pro Patria saluta i tifosi bustocchi
Da ieri Matteo Serafini è ufficialmente un giocatore del Venezia. Dopo sette anni alla Pro Patria, con tanti gol e soprattutto tante gare giocate con la fascia di capitano al braccio portata sempre con grande orgoglio, “Nonno Teo” ha lasciato Busto Arsizio.
L’attaccante classe 1978 l’anno prossimo giocherà comunque in Serie D, ma con la maglia arancioneroverde dei veneti e non con quella biancoblu, che ha lasciato a malincuore. Serafini ha però voluto salutare i tifosi tigrotti con una lettera (scritta originariamente a mano) piena di orgoglio ma anche di rimpianti.
Queste le parole scritte:
Ho dovuto andarmene, non c’è più posto per me in questa Pro Patria; me ne vado sconfitto: sono venuto per portarvi in serie B e vi lascio tra i dilettanti, ma a sconfiggermi non è stato il campo, ma chi non ha mantenuto le promesse e chi ha osato lucrare sulla fatica e sul sudore dei suoi stessi compagni.
Voi siete sempre stati meravigliosi, nelle gioie (poche) e nelle grandi difficoltà che ci avete aiutato a superare: io non posso che ringraziarvi tutti, sia chi mi ha applaudito, sia chi mi ha fischiato.
Dopo tanti anni e tante maglie, grigiorosse, amaranto, blu con le rondinelle, ecc, a coprirle tutte c’è una sola bandiera: ed è bianca a strisce blu orizzontali.
I presidenti, gli allenatori ed i vari Serafini cambiano e cambieranno sempre, quello che non deve e non può cambiare è l’amore che condividiamo per la squadra con la maglia più bella del mondo.
Ciao, Nonno Teo
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