Pedemontana soddisfa i Comuni: le opere di compensazione si faranno
I comuni vincono la battaglia contro le clausole in cui si prevedeva la realizzazione delle opere solo se la Società avesse reperito un Project Financing

Le opere di compensazione di Pedemontana saranno realizzate e non saranno messe in forse se finisco i soldi a disposizione. Inoltre, i comuni non dovranno versare alcuna fideiussione. È il risultato che hanno ottenuto i sindaci di Lozza, Gorla Minore, Gorla Maggiore, Gazzada, Morazzone che nell’estate scorsa avevano sollevato la diatriba con Società Pedemontana coinvolgendo anche il Prefetto di Varese.
A comunicare il risultato di questa “battaglia” è il sindaco di Lozza, Giuseppe Licata, che ha seguito la questione in questi mesi. Infatti, nel nuovo contratto che prevede le opere di compensazione, vi erano due punti che proprio non erano digeribili per i comuni: in sintesi, il primo era chiamato “clausola sospensiva” e prevedeva che le opere di compensazione sarebbero state realizzate solo se Pedemontana avesse avuto i soldi necessari; il secondo punto invece sanciva che i comuni avrebbero dovuto provvedere a versare delle fideiussioni a garanzia.
Venerdì 24 settembre, è arrivata la comunicazione di Licata, che non nasconde la propria soddisfazione: «La società Pedemontana Spa in accordo con CAL ha accettato di eliminare dai contratti, come richiesto dai Sindaci, la clausola sospensiva secondo cui Pedemontana Spa avrebbe eseguito le opere solo nel caso in cui avesse reperito i finanziamenti tramite project financing. Sono inoltre stati inseriti dei chiarimenti in merito alle spese di stipula delle fideiussioni, ovvero saranno interamente sostenute da Pedemontana senza anticipi dei Comuni».
Ora, dopo questa prima comunicazione, vi sarà da affrontare la parte burocratica: i Comuni riceveranno nei prossimi giorni i nuovi contratti per l’approvazione in consiglio comunale e la firma definitiva. «Dopo questi passaggi – conclude Licata – seguirà un preciso cronoprogramma di realizzazione dei progetti e successivamente delle opere».
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Cari signori, c’è un termine altamente impreciso che è “soddisfare”.
Qui non si deve soddisfare qualcuno, regalargli qualcosa o dare un contentino.
Qui c’è da rispettare da progetto gli impegni presi, impegni in linea con il rispetto delle regole ambientali e della VAS.
Le opere di compensazione vanno realizzate e non relegate a contentino per far star zitti i soliti ambientalisti.