«Una regia regionale per valorizzare i luoghi nel dopo Expo»
Roberto Maroni in visita ad Agrivarese annuncia la strategia per la Regione da attuare al termine dell’esposizione internazionale di Milano
Riscoprire, coordinare, valorizzare: queste tre parole sono il cuore della visione di Roberto Maroni in merito allo sviluppo della Regione seguendo la strada del turismo e della rivalutazione dei luoghi nell’era del “dopo Expo”.
Lo ha annunciato nella mattinata di oggi, domenica 20 settembre, il Governatore, nella città capoluogo per il taglio del nastro di Agrivarese, la kermesse che porta animali e produzioni locali dietro al portone “della nostra Schönbrunn”.
E in quest’occasione, oltre a fare il punto sull’importanza dell’agricoltura per la Rgione, un Maroni galvanizzato dalla prima tappa della via Francigena lombarda percorsa col direttore di Varesenews Marco Giovannelli solo ieri, da Vercelli a Palestro, ha parlato della strategia regionale che si aprirà con la fine di ottobre, quando l’esposizione internazionale di Milano terminerà.
«Finito Expo – ha affermato il governatore lombardo – prenderemo in carico Explora (società nata da camera di commercio di Milano e Unioncamere Lombardia per la promozione dell’intera offerta turistica delle destinazioni di Expo 2015 ndr ) che diventerà il nostro braccio operativo. Ieri Marco Giovannelli mi ha fatto letteralmente “morire” sulla via Francigena, ma ho scoperto un percorso spettacolare ma non conosciuto e gestito in modo diverso da ogni comune. Questa strada, in Lombardia, parte da Palestro e arriva al confine
dell’Emilia. Sono 159 km che attraversano un territorio unico. E’ famoso al mondo il Cammino di Santiago di Compostela, ma la nostra Via Francigena, non ha nulla da invidiargli».
«E’ un asset straordinario, che insieme ad altri, devono essere riscoperti, coordinati e valorizzati – ha continuato Maroni – . Questo è quello che voglio fare. Regione Lombardia deve avere il compito di coordinare la rete, lasciando poi spazio ai singoli comuni che dovranno valorizzare ciò che esiste sul territorio. Molti turisti di Expo si sono accorti di cos’è la Lombardia: l’Italia non è solo Firenze o Roma. Ora dobbiamo rivolgerci non più ai singoli ma a chi può portare qui turisti: consolidare il trend di Expo attraverso i tour operator che comprano i pacchetti e poi li rivendono».
Il governatore ha portato alcuni esempi di integrazioni possibili fra attrazioni turistiche. «In Lombardia – ha ricordato – abbiamo 10 siti Unesco patrimonio dell’umanità, che però non hanno una gestione unitaria. E poi abbiamo 80 campi da golf. Le due cose sembra che non c’entrino nulla l’una con l’altra, ma quanti stranieri sarebbero attratti da un pacchetto turistico che abbini la pratica sportiva a quella culturale? Moltissimi. Che con il loro arrivo, creerebbero anche un indotto importante per le nostre produzioni agricoli e artigianali d’eccellenza».
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Expo: una baracconata costosissima
Sa cosa ne penso caro Maroni di Expo? Che sia una baracconata costosissima, un BIT con gli steroidi ma con pochissimi contenuti, un favore enorme alle multinazionali che di nutrire il pianeta interessa ben poco, meglio riempire i conti correnti nei paradisi fiscali.
Penso che a fronte di una fiera molto banale e con pochissimi contenuti degni di approfondimento il 90% dei padiglioni sia semplicemente un mix caotico di luce e colori, senza visione progettuale. L’albero della vita è una cagata pazzesca degna di una sorta di Gardaland per adulti.
Ora ci chiediamo cosa fare di questa area enorme cementificata una volta che questo carrozzone indegna ci lascerà.
Io farei il nuovo polo della cultura e della università, giardini, centri di ricerca e alloggi per studenti così che ogni giorno mezza lombardia non sia costretta a migrare per venire a Milano a lavorare e studiare.
Voi di comunione e liberazione e delle grandi holding del cemento lombarde ci vedete solo scopi edificatori. Una ennesima “zona esclusiva con appartamenti di pregio” pronta a soffisfare gli appettiti insaziabili sull’onda emotiva dello slogan “energia per la vita, nutrire il pianeta”.
certo certo, non a caso sarà l’expo più visitato della storia… supereranno i 20 milioni di ingressi… fai due calcoli!
comunque strano, pensavo proprio dicessi alloggi per immigrati sinceramente, mi sono sbagliato