Carnago antimafia incontra Salvatore Borsellino

Questa sera l'incontro promosso alla BiCa, la biblioteca comunale

bica salvatore borsellino

A Carnago gli striscioni appesi sulla facciata e nel cortile della BiCa – la bella biblioteca comunale – già annunciano la presenza, per questa sera giovedì 8 ottobre, di Salvatore Borsellino.

La serata è organizzata dalla biblioteca comunale con la partecipazione delle Agende Rosse – Gruppo Paolo Borsellino e Giovanni Falcone di Varese. Salvatore Borsellino è il fratello di Paolo, il magistrato ucciso nel 1992 per mano della mafia; ed è anche il fondatore del Movimento delle Agende Rosse, chiamato così in ricordo della famosa agenda del fratello, misteriosamente scomparsa il giorno dell’attentato.

Ora lo scopo principale di Salvatore è quello di fare luce su quali sono i moventi e chi sono i veri mandanti responsabili della morte di suo fratello perché, dopo 23 anni non si è ancora arrivati ad un’accusa definitiva. Il Movimento si prefigge anche di sostenere tutti i rappresentanti dello Stato vittime di campagne di delegittimazione, che mettono a repentaglio la loro stessa vita per aver scelto di rendere viva la Costituzione nella propria professione.

Questo incontro nasce quindi in un momento delicato, soprattutto a Palermo, in cui si fanno nuovamente insistenti le voci sulla presenza di tritolo destinato ad un attentato al Procuratore Nino di Matteo, in quanto titolare di un’inchiesta che fa paura a tanti, quella sulla trattativa Stato-Mafia. E’ spontaneo quindi rivivere la stessa paura degli anni delle stragi, quando circolavano minacce contro Falcone e Borsellino, minacce malauguratamente sottovalutate e terminate con gli attentati.

La missione di Salvatore Borsellino è anche quella di andare nelle scuole, di parlare ai ragazzi, di spiegare loro chi è e cosa fa la mafia, perché sono soprattutto i giovani coloro che possono cambiare il nostro bel paese, che possono ancora crescere con una mentalità non mafiosa. Ed è in questa ottica che Salvatore ha voluto fondare la “Casa di Paolo”.

Ora ci sarà una scuola di informatica per i giovani del quartiere. “Voglio fare tornare Paolo alla Kalsa, il quartiere dove siamo nati, ha detto il fratello Salvatore, questo non sarà un luogo di memoria e di lapidi.

Non riesco ad accettare il silenzio di questo quartiere, qui vorrei fare rinascere la tradizione dei ragazzi cresciuti in bottega, io sono un ingegnere informatico e vorrei dare un’opportunità ai giovani che vogliono sfuggire alla spirale perversa della mafia e della povertà”. Salvatore Borsellino ha acquistato a proprie spese i locali della vecchia farmacia di famiglia, compreso quello attiguo, il resto, oltre 38mila euro, è stato raccolto attraverso donazioni raccolte dal Movimento delle Agende Rosse.

Appuntamento alle ore 21 alla BiCa, via Libertà 5, nel centro storico di Carnago.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Ottobre 2015
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