Soccorso alpino, definite le sanzioni
Potrà costare fino a 700 euro l’intervento del soccorso alpino, se la richiesta sarà causata da imprudenza o da superficialità.
Oggi la Commissione consiliare Sanità della Regione Lombardia, presieduta da Fabio Rizzi (Lega Nord), ha espresso parere favorevole, con alcune osservazioni, al piano tariffario previsto dalla recente legge regionale (n. 5/2015) sugli interventi di soccorso alpino e speleologico in zone impervie. Potrà costare fino a 700 euro l’intervento del soccorso alpino, se la richiesta sarà causata da imprudenza o da superficialità.
A favore del provvedimento, illustrato da Lara Magoni (Lista Maroni), i gruppi di maggioranza (erano presenti i consiglieri di FI, NCD, Lega Nord, Lista Maroni). Contrario, invece, il Partito Democratico.
«Sono molto soddisfatta dell’approvazione del piano tariffario – ha dichiarato la consigliera Lara Magoni (Lista Maroni) -, ora si tratta di sensibilizzare le persone sulle norme in vigore. Ribadisco, infatti, che scopo della legge regionale, che prevede la compartecipazione alle spese per i servizi di soccorso, è proprio quello di educare chi frequenta la montagna al rispetto delle regole, evitando richieste che non siano di vera emergenza».
La Giunta, nell’adottare il provvedimento, dovrà comunque tenere conto anche dell’osservazione sollevata dalla Commissione e che riguarda la richiesta di inserire l’indicazione del costo effettivo di ogni singolo servizio, su cui poi verrà calcolata la quota di compartecipazione.
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