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Attacco a Parigi, oltre 120 morti in sette attentati
Ci sono state almeno due sparatorie e alcune esplosioni allo Stade de France. Ci sono anche decine di ostaggi
![13 novembre 2015 attentati parigi home pages](https://staging.varesenews.it/photogallery_new/images/2015/11/13-novembre-2015-attentati-parigi-home-pages-495610.610x431.jpg)
Parigi colpita da un attacco coordinato. Secondo le attuali informazioni ci sarebbero oltre cento morti ma ci sono anche stime diverse (il dato più alto è 158). Sono certi due attacchi con armi da fuoco in centro e tre esplosioni allo Stade de France. Ad ora sarebbero stati uccisi cinque terroristi, altri sarebbero in fuga. Il governo francese ha chiesto di limitare la diffusione delle informazioni che potrebbero essere usate dai terroristi, quindi ci sono molte incertezze su altri attacchi: fonti della polizia riferiscono di un totale di sette attacchi in punti diversi (una mappa provvisoria si vede qui).
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La rivista ufficiale online di Isis in lingua inglese ha pubblicato un messaggio in cui esalta l’assalto, anche se non c’è una rivendicazione esplicita.
Le due sparatorie
Un attacco ha colpito un ristorante nella zona del canale di La Villette, forse con l’uso di Kalashnikov. Un secondo episodio – in un celebre locale, il locale-teatro Bataclan – ha visto sempre l’uso di armi da fuoco e avrebbe provocato ottanta morti. Entrambi gli assalti sono avvenuti in una zona vicina a quella sconvolta a gennaio dall’attacco a Charlie Hebdo. Questa la mappa dei tre attacchi:
Map of attacks in #Paris took place: – Stade de France – Le Petit Cambodge restaurant – Bataclan concert hall pic.twitter.com/jViCLuXejd
— reported.ly (@reportedly) 13 Novembre 2015
Gli ostaggi Un centinaio di persone sono state tenute in ostaggio al Bataclan, un celebre locale dove c’è stato il maggior numero di morti (per diversi minuti i terroristi hanno sparato a raffica, senza parlare). Le forze dell’ordine hanno attaccato intorno alle 00.25, l’assalto si è concluso alle 00.53: all’interno c’erano decine di morti.
L’attacco allo Stade de France
Allo Stade de France, dove si giocava un’amichevole Francia-Germania ci sono state alcune esplosioni (due kamikaze e una esplosione di granata). Lo stadio è stato man mano evacuato e nelle strade l’esercito ha scortato le persone, mentre proseguivano i pattugliamenti nelle strade per evitare ulteriori attacchi.
Ripristinati i controlli alle frontiere, in entrata e in uscita
Alle 23.55 ha parlato anche il presidente della Repubblica François Hollande: «Ci sono dozzine di morti e di feriti, è un orrore. Mobilitiamo tutte le forze possibili, per la difesa di tutti i quartieri nel territorio dell’Ile de France. Sarà decretato lo stato d’urgenza e ho preso la decisione di chiudere le frontiere». Inizialmente sembrava volesse dire che non si potesse entrare né uscire dal Paese: intorno alle 2 di notte è stato specificato invece che si tratta del ripristino straordinario dei controlli alle frontiere, in linea con le regole di Schenghen. Hollande ha detto che i terroristi si troveranno di fronte una Francia «unita e determinata». Il Consiglio francese del culto musulmano (CFCM) ha condannato “con grande forza” gli “attacchi odiosi e ignobili”.
(articolo aggiornato alle ore 02.40 di venerdì 14 novembre)
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Purtroppo il medio oriente è in mano a fanatici che dopo aver tolto di mezzo il “cane da guardia di turno” (o semi-dittatore) ora sgomitano pur di innalzare il livello dello scontro.
Il pretesto religioso è ben attecchito in popolazioni dove fin dalla nascita ti fanno restare un poveraccio l’importante è che impari a memoria un libro che inneggia a far fuori colui che non si piega al tuo pretesto ideologico.
Ovviamente dietro tutto c’è solo una smania incontrollabile di accaparrarsi risorse energetiche, potere e soldi.
Insomma, vecchia storia, vecchi metodi in contesto però moderno.
Io sono ateo, Allah sarà anche grande ma chi lo inneggia uccidendo o facendosi esplodere in mezzo ad altri esseri umani non entra nella mia categoria di essere senziente.