
La fiaba sulle famiglie omogenitoriali scandalizza il centrodestra
Acceso dibattito in consiglio e sui social intorno alla proiezione del libro "Piccolo Uovo" sullo schermo del consiglio comunale. Passa invece la mozione che sostiene la famiglia naturale

Tre anni fa l’allora assessore ai Servizi Sociali Mario Crespi ne vietò la presentazione in uno spazio pubblico ma questa volta Alberto Rossi, consigliere comunale di Manifattura Cittadina, è riuscito a leggerlo direttamente in aula mentre le pagine del libro venivano proiettate sul grande schermo alle spalle del presidente del consiglio Diego Cornacchia.

Oggetto dello scandalo è di nuovo il libro “Piccolo Uovo” di Francesca Pardi e illustrazioni di Altan, un volume che racconta il viaggio di un uovo che non ne vuole sapere di schiudersi tra i diversi tipi di famiglia, da quella eterosessuale a quella omosessuale.
L’iniziativa del consigliere comunale è stata la risposta alla mozione presentata dai consiglieri Checco Lattuada, Enrico Salomi e Paolo Genoni che chiedeva iniziative per promuovere e favorire la famiglia naturale, poi votata dalla sola maggioranza.
La mozione approvata punta ad istituire, in collaborazione con Regione Lombardia, una festa per celebrare questa realtà “fondata sull’unione fra uomo e donna, promuovendone attraverso scuole, associazioni ed enti locali la valorizzazione dei principi culturali, educativi e sociali”. Il testo fa anche riferimento “all‘introduzione del ‘fattore famiglia’ quale criterio di sostegno alle politiche attive e passive al reddito delle famiglie di Busto”.
Molte le polemiche da parte degli esponenti del centrodestra per la scelta di proiettare le slide sul libro. Paolo Montani di Orizzonte Ideale, seduto tra il pubblico durante il consiglio comunale di ieri sera (giovedì), si è sfogato sulla sua pagina facebook definendo «una vergogna la proiezione dei contenuti del libro che esalta la teoria “gender”». Sotto il suo post si sono susseguiti una serie di commenti contro la decisione di permetterne la proiezione e contro chi sostiene altre forme di famiglia che non siano quella naturale.
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