Laura Occhioni, l’edicolante amata da un intero quartiere
Laura Occhioni ha passato la sua vita dietro il bancone della sua edicola, vedendo crescere intere generazioni di bustocchi. E ora tutto il quartiere di Sant'Edoardo la piange

Laura Occhioni è morta a pochi metri dal posto in cui ha passato gran parte della sua vita, l’edicola Tagliabue che gestiva con il marito Giuseppe. E’ stato dietro al bancone di legno del negozio di Viale Alfieri che ha visto crescere intere generazioni di bustocchi.
I bambini passavano di lì per comprare quaderni, astucci e i libri per andare nelle vicine scuole Bertacchi, gli adulti per i giornali e le sigarette. Un intero quartiere, quello di Sant’Edoardo, che è cresciuto con la sua edicola da quando poco dopo la fine della seconda guerra mondiale aprì il Citelli. Era questo il cognome da nubile della madre dell’attuale titolare Giuseppe Tagliabue, la donna che per prima alzò la saracinesca del negozio che negli anni è diventato un punto fermo del quartiere.
Ed è proprio lì, tra matite e giornali, che Laura e Giuseppe si sono conosciuti ed innamorati. Lei, di origini sarde, aveva iniziato a lavorare nell’edicola, incontrando quello che qualche anno più tardi sarebbe diventato suo marito. Una vita passata in viale Alfieri, a pochi metri dal posto in cui un tragico destino le ha tolto la vita.
«Era generosa, disponibile e sempre sorridente -ricorda il nipote Bobo- e con mio zio erano diventati la memoria storica del quartiere». Un quartiere che ora piange la sua edicolante.
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