Recupero del Calzaturificio Borri, entro il 31 dicembre le osservazioni

Dopo il via libera del consiglio comunale al progetto di recupero dell'area inizia l'iter per presentare osservazioni e opposizioni. C'è tempo fino al 31 dicembre

Calzaturificio Borri: degrado e abbandono

31 dicembre. E’ questa la data limite per presentare osservazioni al piano di recupero del Calzaturificio Borri, dopo il via libera arrivato in consiglio comunale. Tutti i documenti che riguardano il progetto sono disponibili fino al 17 novembre negli uffici urbanistica di Palazzo Gilardoni e ci sarà tempo fino alla mezzanotte dell’ultimo dell’anno per avanzare le proprie osservazioni.

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Un progetto in tre fasi quello previsto per l’area a due passi dal centro e avvolta dal degrado che ora potrebbe cambiare profondamente aspetto. Il cuore della fabbrica da più di 3.000 metri quadri, compromesso dopo 25 anni di abbandono, dovrà essere interamente abbattuto e al suo posto non è ancora chiaro cosa dovrebbe sorgere. 

Il piano di recupero prevede anche la realizzazione di un parcheggio da 120 posti al di sotto del parco del calzaturificio ma questo intervento rimarrà per molto tempo solo sulla carta. Si tratta infatti di uno “Scenario temporale di medio lungo periodo -si legge nei documenti- oppure con tempi più ravvicinati qualora si concretizzasse l’opportunità di una definizione delle attività che potrebbero insediarsi sull’area, in correlazione all’emergere di possibilità di finanziamento”.

Ed è proprio il nodo dei finanziamenti il cuore della vicenda. Ciò che è certo è che l’intero progetto costerà caro, nella migliore delle ipotesi 12 milioni di euro, e al momento non si sa da dove arriveranno.

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 09 Dicembre 2015
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