330.000 euro per l’Oasi Boza, paga Pedemontana
Parte dei fondi delle compensazioni ambientali di Pedemontana saranno investiti nel recupero dell'Oasi Boza. Un'azione che permetterà di sbloccare un vasto progetto che spazia dal Ticino all'Olona
Cambierà volto l’Oasi Boza di Cassano Magnago e lo farà in brevissimo tempo. All’orizzonte c’è infatti un vasto progetto di recupero di quella che fino agli anni ’80 era una cava di argilla e che ora è diventata rifugio di numerose specie animali. «Abbiamo deciso di riqualificare l’oasi -spiega il sindaco Nicola Poliseno- utilizzando una parte dei fondi che Pedemontana ha destinato al nostro comune per le compensazioni ambientali».
IL PROGETTO – Il piano prevede «da un lato interventi a favore della biodiversità e della riduzione delle presenze umane -spiega Barbara Raimondi di Idrogea e Servizi- e dall’altro la realizzazione di opere per rendere sempre più fruibile l’area». Saranno riaperte due pozze per gli anfibi, saranno rifatti camminamenti e sentieri e «sarà realizzato anche un nuovo bosco didattico in grado anche di accogliere persone disabili». Serviranno 330.000 euro per effettuare i lavori -che dovrebbero partire il prossimo autunno e concludersi nel giro di tre mesi- ma questa volta non sarà il comune a dover mettere mano al portafoglio.
I FINANZIAMENTI – Dei 2,1 milioni che la nuova autostrada deve versare a Cassano Magnago, infatti, 330 saranno investiti subito nel nuovo progetto. «Siamo contenti di questo intervento -spiega Barbara Vizzini, responsabile ambientale di Pedemontana- perché va proprio nella direzione della riqualificazione del territorio per la quale noi vorremmo stanziare queste risorse». Ma l’avvio del progetto dell’Oasi Boza avrà anche l’effetto indiretto di attivare altri interventi per creare un nuovo corridoio ecologico orizzontale tra Ticino e area dei fiumi Rile, Tenore e Olona. Un progetto, chiamato “wet bridge” che riceverà 480.000 euro da Fondazione Cariplo e che interesserà complessivamente sette aree umide.
ALTRE COMPENSAZIONI – A Cassano continua anche l’iter per realizzare il bosco urbano, i cui progetti sarebbero quasi definiti, mentre anche in altre zone la macchina delle compensazioni ambientali prosegue nella sua corsa. «Recentemente abbiamo sottoscritto gli accordi con Gazzada, Fagnano Olona e Cermenate -precisa Vizzini- mentre a Solbiate abbiamo definito il progetto definitivo per una serie di interventi da realizzare nel parco dell’Olona».
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Allora, caro sindaco #nicolapoliseno dato che incassate tutti quei soldi, non è che sarebbe ora di asfaltare 50 metri della via delle selvette???? È una vergogna!!!!