Castiglioni: “Un sindaco non è né di destra né di sinistra”

Gianluca Castiglioni, candidato sindaco alle prossime amministrative per la lista “Insieme per la nostra città” e per il Partito Democratico, non intende nascondere il suo passato: «Non bisogna rinnegare il proprio passato – spiega – sono stato presidente di un Circolo della Libertà per 6 mesi nel 2008, mi rivedevo nelle idee di centro che si portavano avanti allora poi, come molti, sono rimasto deluso da quell’esperienza e me ne sono allontanato, ma confermo e ribadisco di non aver mai avuto la tessera di Forza Italia in tasca».

Rivendica la sua posizione di centro e si propone come la figura tipo del cosiddetto partito della nazione al quale Matteo Renzi sta cercando di far assomigliare il suo Pd: «Il mio percorso politico mi ha allontanato da Berlusconi ma al contempo ha avvicinato il Pd alle mie idee – sostiene e aggiunge – questo non è più il Pd nato dalla fine del post-comunismo».

Castiglioni è cattolico e viene dalla tradizione democristiana che fu del padre Peppino (sindaco di Busto negli anni ’70) ma ha intenzione di basare la sua campagna elettorale sul civismo: «Non credo ci saranno difficoltà nello stilare il programma per l’amministrazione della città col Pd – racconta – quando si parla di amministrazione cittadina non ci sono scontri ideologici, l’obiettivo è fare il bene dei cittadini e concentrarsi sulle loro esigenze»

L’intenzione è quella di partire dalla rete associativa che a Busto Arsizio è molto fitta, una realtà che conosce bene: «Vengo da quel mondo, mi sono sempre messo a disposizione in maniera volontaristica e proprio su questo voglio fare leva per amministrare Busto Arsizio».

Per quanto riguarda la coalizione Castiglioni prova ad aprire la collaborazione a 360 gradi: «Siamo aperti a chi condivide le nostre proposte di programma, continuerò a dirlo, sia verso il centro che verso la sinistra. Chi ci amerà ci seguirà».