Incontro sui frontalieri

Si è tenuto presso la palestra comunale con la partecipazione di politici e sindacalisti

lavoratori frontalieri

Incontro pubblico presso la palestra comunale di Porto Ceresio a cui hanno partecipato numerosi frontalieri. La serata   che verteva sul tema “Lavoratori frontalieri, oggi” ha affrontato i problemi sorti a seguito della  firma del  protocollo che modifica la convenzione tra l’ Italia e la Confederazione Svizzera.

Alla discussione hanno partecipato Pietro Roncoroni, sindaco di Ponte Tresa e Presidente dell’associazione dei comuni italiani di Frontiera, Raimondo Pancrazio, segretario nazionale della Uil Frontalieri, Sergio Aureli, responsabile dei frontalieri nel Sindacato Cgil Unia, Francesca Brianza, assessore regionale e presidente della Commissione Transfrontaliera Italo-Svizzera, Alessandro Alfieri, consigliere regionale, Luca Marsico consigliere regionale, Maria Sole de Medio, presidente della Comunità Montana del Piambello ed Eros Sebastiani  presidente della neonata Associazione frontalieri ticino, oltre a  numerosi sindaci della Comunità Montana.

Sono stati affrontati vari argomenti tra cui le novità fiscali che andranno gradualmente in vigore dal 2018 e i problemi legati all’interpretazione della circolare sulla tessera sanitaria che aveva ingenerato alcune incertezze e confusioni. La ricaduta delle novità fiscali sulle condizioni di vita dei frontalieri ha visto la discussione più accesa a seconda dei punti di vista.  

Tuttavia tutti hanno concordato sulla necessità di considerare la specificità del territorio e la specifica condizione di lavoro dei frontalieri.  Infatti da una parte questi lavoratori  non hanno oltreconfine le stesse tutele che i lavoratori hanno di qua dal confine,  dall’altra questo territorio ha assunto negli anni una serie di equilibri economici e sociali, per cui  una crisi del lavoro oltre confine ed un peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori frontalieri avrebbero una ricaduta nefasta su tutta l’economia del territorio che vive soprattutto del loro lavoro.

Della specificità del territorio si è fatta portavoce la Comunità Montana del Piambello. La presidente Maria Sole De Medio nell’ultima assemblea dei sindaci ha approvato all’unanimità un documento di forte dissenso nei confronti dell’accordo  sottoscritto. Tra le proposte quella di attribuire un ruolo maggiore al territorio, ma anche a tutta la Regio Insubrica in quanto lo sviluppo passa da entrambi i lati del confine.

Su tali considerazioni e sulla necessità di tutelare al massimo i lavoratori frontalieri nei prossimi passaggi  fino alla stesura defintiva del testo di accordo bilaterale Italia- Svizzera e nella legge di ratifica hanno concordato tutti i rappresentanti delle forze politiche e sindacali presenti all’incontro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Febbraio 2016
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