La Regione stanzierà 80 milioni per sostenere le migliori start-up
Il piano di Regione Lombardia a favore delle start-up è stato anticipato questa mattina dall'assessore allo Sviluppo economico Parolini e dall'assessore all'Università Del Gobbo
Un investimento di 80 milioni di euro per sostenere le migliori idee, accompagnare i nuovi imprenditori e valorizzare la creatività dei giovani, ma anche dei soggetti più maturi usciti dal mercato del lavoro.
E’ l’obiettivo del piano di intervento a favore delle start-up che Regione Lombardia sta mettendo a punto e che è stato anticipato questa mattina dall’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini e da Luca Del Gobbo, assessore all’Università, Ricerca e Open Innovation.
“Negli ultimi anni abbiamo assistito al proliferare di iniziative a sostegno delle start up e alla nascita di molte attività. Una buona parte di esse si è tuttavia spenta nel giro di poco per svariati motivi, dalla mancanza di fiducia e formazione all’assenza di capitale di rischio esterni. Il nostro obiettivo – ha annunciato Parolini – è quello di accrescere l’efficacia delle misure di sostegno a questo tipo di business, favorendo la creazione di una vera e propria catena della nuova impresa, che leghi tutti gli elementi che definiscono un vero e proprio ecosistema di sviluppo duraturo: incubatori e spin-off, università, business angels, crowdfunder e fondi di venture capital”.
“La Lombardia, e in particolare Milano, – ha continuato l’assessore – è la capitale delle start up, qui ci sono i protagonisti di questo mondo e molte esperienze positive di incubatori e marketplace, il Sistema Camerale, le associazioni e le Università lombarde: tutti soggetti che vogliamo mettere in rete, inaugurando una modalità concreta di collaborazione pubblico-privato”.
I primi bandi dovrebbero uscire già entro la prossima primavera, avranno procedure di accesso facilitato e saranno caratterizzati da un mix di fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato aperto a tutte le tipologie di start up. Sono previste inoltre azioni di accompagnamento per l’acquisizione di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale nonché per la promozione, la comunicazione, la gestione ed l’amministrazione.
Secondo l’assessore Del Gobbo, le start-up sono e saranno le imprese protagoniste capaci di modificare i modelli di business: “Per questo, in costante confronto con il sistema universitario, le imprese e i Fondi di investimento in capitale di rischio, stiamo sviluppando strumenti innovativi per coinvolgere il mercato dei capitali privati che investono in start up ad alto tasso di innovazione”.
Si prevede l’attivazione di un Fondo dei Fondi per investimenti in venture capital, in collaborazione con il Fondo europeo degli investimenti (FEI), in grado di moltiplicare gli investimenti di private equity in start up.
“Regione Lombardia – ha anticipato Del Gobbo – contribuirà con un apporto, nel 2016, di 10 milioni di euro, che produrrà un’importante effetto moltiplicatore grazie alle risorse del Fondo europeo e di altri investitori pubblici e privati. L’obiettivo è quello di costituire un Fondo con una dotazione complessiva di circa 100 milioni di euro”.
“C’è poi il tema della valorizzazione dell’eredità di Expo – ha spiegato Del Gobbo – come occasione per rafforzare le azioni di network e sviluppare l’ecosistema dell’innovazione: abbiamo stanziato 50 milioni di euro della nuova Programmazione Comunitaria per accordi tra università, centri di ricerca, e imprese per creare una vera e propria filiera dell’innovazione”.
“Ci sono infine molte aspettative sul progetto Human Technopole, che il Governo ha pensato per le aree di Expo e su cui anche Regione Lombardia vuole lavorare in maniera strategica. Questo polo potrebbe rappresentare realmente un punto di svolta molto importante che – ha concluso l’assessore Parolini – dovrà essere accompagnato da misure concrete per le imprese che vorranno insediarsi nel sito come l’introduzione di incentivi fiscali, ad esempio: un regime di ‘no tax area’ per i primi cinque anni di attività”.
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