Moriggia, il piano di rinnovo richiede 700mila euro
"La struttura rimane di proprietà pubblica, vogliamo investirci". Bisogna però trovare le risorse
La piscina Amsc di Moriggia rimane di proprietà e gestione pubblica, ma servono 700mila euro per rimetterla in sesto. Ancora da trovare. Il piano è stato presentato in Comune in commissione lavori pubblici. «Noi vogliamo mantenerla di proprietà pubblica, per il suo valore sociale, ma ormai la struttura necessita di numerosi interventi di riqualificazione» ha spiegato il sindaco Edoardo Guenzani. A presentare il progetto, l’ingegner Marco Pascoli, professionista specializzato in impianti natatori (lavora anche per la Federazione Italiana Nuoto): il progetto esecutivo sarà presnetato tra due settimane.
Due i grandi “filoni” d’intervento necessari: 245mila euro per ammodernare il sistema di trattamento aria (per garantire livelli di umidità e temperatura ideali) e invece 315mila euro per il trattamento acque, per rispettare le normative aggiornate. Su questo fronte è previsto anche l’efficentamento del recupero e filtraggio delle acque: attualmente dopo alcuni cicli di riutilizzo in vasca, l’acqua viene dispersa nelle fognature, un sistema che prevede anche grandi investimenti per scaldare l’acqua. L’intervento invece prevederà vasche di compensazione grazie alle quali sarà ridotto il fabbisogno di acqua, ridotto alla sola percentuale di rinnovo dell’acqua richiesta dalla Legge.
In totale il fabbisogno di risorse complessivo si aggira intorno ai 700mila euro: una cifra notevole, per cui – allo stato attuale – servono ancora finanziamenti. «Una parte di questi investimenti – spiega Ivano Ventimiglia (consigliere Pd e presidente di commissione) – si ripagherà con il risparmio idrico ed energetico che fin da subito si otterrà». La maggioranza rivendica la volontà di investire sulla piscina, mantenendo la proprietà pubblica (secondo le linee guida indicate dal consiglio a marzo 2015) pur «lasciando aperte tutte le possibilità per quanto riguarda la gestione».Tra 2013 e 2014 il centorsinistra ipotizzò una gestione affidata alla Federazione Italiana Nuoto, ma il tutto si risolse in un buco dell’acqua: a questo punto si vedrà quale percorso è ipotizzabile in futuro.
Critica invece l’opposizione, con un intervento accalorato di Aldo Simeoni, che ha bocciato la gestione delle partecipate da parte del centrosinistra. Sintetizza Giuseppe De Bernardi Martignoni, di Fratelli d’Italia: «Hanno fatto campagna elettorale cinque anni fa anche sulla piscina, ci hanno accusato di aver tralasciato, hanno promesso di rinnovare e invece a distanza di cinque anni ancora bisogna intervenire per garantire il rispetto dei limiti di Legge: in quattro anni non hanno fatto niente e i risultati sono questi, ci ritroviamo qui a parlare. Hanno criticato prima delle elezioni, ma anche loro non avevano e non hanno strumenti per intervenire».
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