Arriva il mercato cinese, “a rischio 13 mila posti”
Lo sostiene in un emendamento il vice presidente del consiglio regionale Cecchetti: "Così se riconosciamo status di economia di mercato"
“La Cina ha già causato enormi danni col suo ingresso nel Wto. Se adesso le daremo pure lo status di economia di mercato salterebbero decine di dazi con pesanti ricadute sull’economia. Sono a rischio i settori dell’acciaio e della ceramica, che in Lombardia danno lavoro a più di 13 mila persone”.
L’allarme arriva dal Vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) che oggi in Commissione Bilancio ha presentato un emendamento alla Risoluzione sul programma di lavoro dell’Unione europea con quale si invita la Giunta ad “allertarsi” e a “effettuare tutte le azioni necessarie affinché siano pienamente verificati i parametri e i vincoli richiesti alla repubblica Popolare Cinese”.
“Sono soddisfatto – ha detto Cecchetti – che la Commissione, con anche il sostegno di PD e Movimento 5 Stelle, ha compreso il rischio che sta per cadere sulla nostra economia regionale e abbia votato all’unanimità l’emendamento. Mai come adesso la politica regionale deve attivarsi in tutti i modi per difendere il nostro tessuto produttivo e lavorativo. Dall’Unione europa, se serve a qualcosa, va pretesa collaborazione e non ostracismo. Vediamo se a Bruxelles tengono più ai cittadini di un Paese fondatore o agli apparati finanziari ed internazionali che ruotano attorno a quei grigi palazzi”.
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