Presidenza di Confindustria, la sfida è tra Vacchi e Boccia
Marco Bonometti e Aurelio Regina hanno rinunciato
La corsa per la presidenza di Confindustria sarà una sfida a due tra l’emiliano Alberto Vacchi e il campano Vincenzo Boccia. Gli imprenditori Marco Bonometti, presidente degli industriali bresciani, e Aurelio Regina, ex presidente di Unindustria, hanno rinunciato. Quest’ultimo ha fatto sapere di voler convergere sul programma di Vacchi, mentre Bonometti prende tempo fino al 17 marzo quando si vedranno programmi e progetti dei candidati con l’obbiettivo di trovare una convergenza sull’unità dell’associazione (foto da sinistra: Alberto Vacchi e Vincenzo Boccia)
Vacchi, 52 anni, è presidente degli industriali di Bologna e amministratore delegato di Ima, multinazionale del packaging per farmaci, cosmetici, alimentari, caffè e tè; Vincenzo Boccia, 54 anni, ex presidente della Piccola industria, è titolare di un importante gruppo di arti grafiche con sede a Salerno e presidente del comitato tecnico credito e finanza di viale dell’Astronomia.
L’esito della corsa per la successione a Giorgio Squinzi e alla rappresentanza dei 150mila iscritti di Confindustria è ancora molto incerto. Assolombarda sostiene Vacchi. Carlo Bonomi, vicepresidente dell’associazione degli industriali di Milano e Monza Brianza, che da tempo ha preso posizione a favore del candidato emiliano, parlando alla stampa ha detto: «Ritengo che in termini di peso assembleare ci sia una netta maggioranza a favore di Vacchi».
Il presidente di Unindustria Bologna incassa anche il sostegno di Federacciai, che rappresenta le aziende siderurgiche italiane, per voce del suo presidente Antonio Gozzi, così come il marchigiano Francesco Merloni, presidente onorario di Ariston Thermo, e il varesino Luigi Galdabini, componente del consiglio generale di Confindustria e titolare della storica azienda di Cardano al Campo “Cesare Galdabini Spa”.
Sostengono Vacchi: Assolombarda, Giovani di Assolombarda, Monza e Brianza, Parma, Emilia Romagna (tranne Reggio Emilia),Giovani Emilia Romagna, Confindustria Ceramica, Ucima, Unione industriali di Varese, Confindustria Bergamo, Unindustria, Como, Padova, Treviso, Pordenone, Udine, Belluno,Venezia Giulia, Ancona e Pesaro, Molise, Piccola industria Assolombarda, Farmindustria (Dompè), Federmeccanica.
Sostengono Boccia: la Piccola industria, i Giovani imprenditori (non i milanesi e gli emiliani), Reggio Emilia, gran parte del Sud, Lecco, Sondrio e parte del Triveneto, diviso tra i due candidati.
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