Dai cigni “smacchiati” alla neve, protezione civile senza sosta
Gli interventi per fronteggiare i disagi della nevicata di sabato sono stati solo una parte delle attività che in questi giorni hanno tenuto impegnati i volontari sestesi
L’emergenza neve dello scorso weekend è stata solo la punta dell’iceberg, seppur la più impegnativa. Per i volontari della Protezione Civile di Sesto Calende gli ultimi giorni sono stati davvero intensi.
«Il periodo di “fuoco” è iniziato domenica 28 febbraio, a seguito della segnalazione della presenza di una sostanza inquinante nelle acque del Ticino – ci racconta Jole Capriglia, consigliere comunale delegato alla protezione civile -. La squadra, che arrivava da un intervento di soccorso per una cantina allagata, si è subito messa all’opera per porre rimedio alla situazione. Quello che poi si è rivelato lo sversamento di olio combusto, ha richiesto diverse ore di lavoro. I volontari hanno dapprima posizionato le panne assorbenti che i tecnici della Provincia ci hanno consegnato e il giorno successivo hanno provveduto a ripulire i cigni dai segni lasciati dall’inquinamento».
La foto del cigno con il collo e le piume macchiate di nero, aveva preoccupato molti cittadini sestesi. Inizialmente si era temuto infatti che la vasta chiazza nel fiume fosse gasolio, fuoriuscito da qualche tubo o imbarcazione. Le analisi hanno poi determinato la reale composizione della sostanza, fortunatamente meno grave dal punto di vista dell’inquinamento ma comunque da contenere: «I ragazzi – prosegue Capriglia – sono usciti in barca e, con molta pazienza, sono riusciti ad avvicinare i cigni sporchi e a ripulirli». Un gesto di grande attenzione, che non è l’unico nei confronti degli animali.
Nelle scorse nottate a Lentate, i volontari hanno partecipato anche alle azioni del “Progetto Rospi”, che prevede una serie di piccoli interventi per salvare gli anfibi durante i periodi di migrazione. Per questi animali il pericolo di essere investiti è molto elevato perché le strade asfaltate separano spesso i luoghi del letargo e le pozze di riproduzione e uno dei punti più critici in Provincia è proprio il territorio di questa frazione sestese, in corrispondenza dell’area più settentrionale del Parco del Ticino, dove due pozze d’acqua si riempiono di migliaia di girini al termine dell’inverno.
«Domenica – racconta Capriglia – dopo un weekend di grande lavoro, a seguito dei disagi causati dalla nevicata, un volontario scherzando mi ha detto “mi fate fare palestra”. E davvero, la fatica e lo sforzo richiesti a queste persone sono grandi. Io li chiamo angeli, perché è davvero fondamentale il loro aiuto. Tra l’altro, oltre al tempo che viene messo a disposizione della collettività, vorrei ricordare anche la competenza. I componenti della protezione civile sono tutti formati e ognuno ha delle conoscenze specifiche molto preziose».
Protezione civile, i numeri del 2015 – Durante il primo semestre la squadra di Volontari di Protezione del Territorio del Parco del Ticino di Sesto Calende ha svolto servizi per un totale di 7333 ore, così suddivise:
Ore 707 di Servizi Ecologici per il controllo del territorio nel rispetto delle normative ambientali in vigore, soccorso animali feriti, in stretta collaborazione con Guardia Parco, Corpo Forestale dello Stato e Polizia Locale, nonché di pulizia del territorio comunale dai rifiuti abbandonati;
Ore 996 di vigilanza sul fiume per il controllo della navigazione e soccorso a bagnanti e/o imbarcazioni in difficoltà nelle giornate di sabato e domenica, mediante progetto dell’ente Parco Ticino acque sicure, in collaborazione con ciclo soccorso del CVA e con la partecipazione al sabato pomeriggio della Polizia Locale di Sesto Calende;
Ore 228 di Interventi su Incendi Boschivi, sia in territorio comunale che nelle altre aree di competenza del Parco Ticino;
Ore 194 di servizi di Prevenzione Incendi, controllo del territorio boschivo per vigilare e prevenire lo sviluppo di incendi boschivi;
Ore 68 di Servizio antincendio elitrasportato, organizzato dalla Regione Lombardia per lo spegnimento di incendi boschivi in zone dove necessita un tempestivo intervento con l’ elicottero;
Ore 271 di Addestramento e formazione del personale per la conoscenza dei mezzi e le tipologie d’intervento di nostra competenza;
Ore 2743 di interventi di protezione civile richiesti da Regione Lombardia svolti nelle aree interessate dei comuni di; Sesto Calende, Vergiate, Como, Milano (Expo)
Ore 293 di Centralino e controllo Radio, come turno di centralino e sala operativa a disposizione delle squadre in servizio nel territorio di competenza.
Ore 1833 di servizi sul territorio, ricerca persone disperse, taglio piante cadute, monitoraggio livello di criticità del fiume, esercitazioni scuole, manifestazioni, pulizia del territorio, su richiesta dell’amministrazione Comunale o dell’Ente Parco.
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