Ex Officine, le FS rimuovono l’amianto

Nuovo intervento sugli stabili di via Pacinotti, abbandonati dal 1997. Ancora polemiche sui senzatetto: "Sotto la Mornera situazione indecorosa"

ex Officine FS via Pacinotti Gallarate

Dopo il nuovo, ennesimo sgombero disposto da FS e Polfer, si torna a parlare della situazione del complesso delle ex Officine FS di via Pacinotti. Questa volta con un intervento che migliora parzialmente la situazione dell’opificio abbandonato dall’ormai lontano 1997: operai inviati dalle FS stanno rimuovendo le ultime coperture in amianto rimaste (la maggior parte dei tetti sono stati rimossi nell’autunno 2011).

Le lastre sul piccolo fabbricato affacciato su via Pacinotti (che ospitava spogliatoi e infermeria delle Officine) erano in condizioni particolarmente precarie: il tetto appariva – anche dall’esterno – imbarcato e destava preoccupazioni nei residenti della zona.

Nel frattempo prosegue la polemica – anche politica – sulla presenza dei senzatetto che da anni vivono all’interno del complesso: «Dopo l’ultimo sgombero sotto al ponte della Mornera restano materiali di ogni genere, una situazione indecorosa» denuncia il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Giuseppe De Bernardi Martignoni (che da anni si batte contro la presenza dei senzatetto: per la sua azione è stato bersaglito da alcune vignette satiriche anonime).

Solo pochi giorni fa VareseNews aveva raccolto le voci dei senzatetto, cittadini rumeni (comunitari) che da anni vivono all’interno dei capannoni (vedi qui).

Il complesso delle ex Officine FS è abbandonato dal 1997, è di proprietà del Gruppo FS (la “società madre” delle FS). La recente Variante al Piano di Governo del Territorio del Comune prevede il riutilizzo delle aree per residenziale, terziario e servizi (vedi qui), ma la rigenerazione dipende appunto dalle intenzioni del proprietario

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 02 Marzo 2016
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