La Procura di Forlì: “Pantani fermato dalla camorra”
L'indagine sui fatti di Madonna di Campiglio è stata archiviata per la prescrizione, ma l'ipotesi - avanzata tempo fa da Vallanzasca - troverebbe conferme
																			
                        
						
						
						
						Ennesima notizia sensazionale sul Caso Pantani. Non sulla morte del Pirata, avvenuta a San Valentino del 2004 in un residence di Rimini, bensì sulla sua esclusione dal Giro d’Italia 1999, quello ormai vinto quanto l’allora capitano della Mercatone Uno venne fermato per ematocrito alto.
La “cacciata” di Madonna di Campiglio, secondo il procuratore della Repubblica di Forlì, sarebbe stata causata dalla camorra. Una pista suggerita anni fa dal bandito Renato Vallanzasca, secondo il quale la malavita napoletana avrebbe avuto interesse a far squalificare Pantani dal Giro per via di un giro di scommesse illegali. Un’ipotesi sulla quale gli inquirenti di Forlì hanno lavorato, e che starebbe trovando conferme anche in seguito ad alcune intercettazioni ambientali.
Va però anche detto che la Procura ha dovuto archiviare l’indagine (già archiviata una prima volta a Trento, poi riaperta appunto a Forlì) perché i fatti risalgono a 17 anni fa e sono ora caduti in prescrizione. Secondo l’avvocato Antonio De Rensis, che assiste la madre di Pantani, Tonina, nell’atto si «ridisegnano in maniera incontrovertibile i fatti di Campiglio».
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